Sanremo 2025, Olly nel mirino di Mentana: i sospetti sulla manager

Sanremo 2025, Mentana lancia la polemica su Olly: l’indizio (sospetto) sulla manager...

Sanremo 2025, Olly nel mirino di Mentana: i sospetti sulla manager

Sanremo 2025, Mentana lancia la polemica su Olly: l’indizio (sospetto) sulla manager Donà. Social divisi

Il giornalista ha dedicato un post polemico alla vittoria del giovane cantante. I dubbi sulla manager, la stessa degli ex vincitori Angelina, Mengoni e Måneskin. Ecco i dettagli.

Tommaso Pietrangelo

Tommaso Pietrangelo

Giornalista

Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. Scrive canzoni e ama i gatti.

Non c’è Sanremo che si rispetti senza polemica. La vittoria di Olly, non annunciatissima ma comunque plausibile, ha sollevato il solito polverone di proteste online. Lo stesso che l’anno scorso si era alzato contro Angelina Mango, anche lei molto giovane e molto sottovalutata. Stavolta il pubblico dell’Ariston ha anche rumoreggiato, commuovendosi per (e con) Giorgia, ma il più critico, nella notte, è stato il giornalista Enrico Mentana. Con una serie di post social, il direttore del Tg La7 ha insinuato un qualche tipo di complotto: Olly avrebbe la stessa manager – tale Marta Donà -, di Angelina Mango, Marco Mengoni e dei Måneskin, al fianco di tutti questi artisti nelle rispettive vittorie a Sanremo. Un caso? Per Mentana no e ci sarebbe del torbido. Ma i social non hanno appoggiato in toto questa versione. Vediamo i dettagli qui sotto.

Sanremo 2025, la polemica di Mentana su Olly e la manager Donà

Se non altro, il Festival della normalità ci diverte a conti fatti. Dopo giorni di relativa piattezza – salvo una Selvaggia Lucarelli in grande spolvero – nella notte scoppia una polemica che chiama in causa lo spauracchio più vecchio del mondo: il complotto. È il giornalista Enrico Mentana a farsi portavoce di questa storia ‘bizzarra’. Quando Olly trionfa sul palco dell’Ariston, lui affida ai canali Facebook, Instagram e X un messaggio pungente.

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"Sanremo 2022 Maneskin: manager Marta Donà", scrive Mentana, "Sanremo 2023 Marco Mengoni: manager Marta Donà. Sanremo 2024 Angelina Mango: manager Marta Donà. Sanremo 2025 Olly: manager ancora lei, Marta Donà. L’altro giorno, qui, avevo detto di tenere sott’occhio questi due (Olly e Lucio Corsi)…Ha vinto chi andava votato col numero 15, lo stesso che aveva un anno fa Angelina Mango, e l’anno prima Marco Mengoni". Il significato è chiarissimo. Per il direttore del Tg La 7 la vittoria del giovanissimo Olly sarebbe frutto di un gioco di potere dietro le quinte. La manager Donà, investita da Mentana di poteri straordinari, sarebbe in qualche modo burattinaia e artefice delle vittorie in successione dei Måneskin, di Marco Mengoni, di Angelina Mango e infine di Olly. Ma è plausibile tutto questo?

La reazione social al post di Mentana

Mentana aggiunge anche un dettaglio da ‘cabala’ numerica. Il numero di Olly, il 15, era lo stesso che aveva un anno fa Angelina Mango (e prima di lei Mengoni). Insomma troppe coincidenze perché sia solo un caso. Quello che però il direttore evita accuratamente di fare, è fornire una spiegazione credibile sul complotto per la vittoria. Sarebbe stata la manager a tirare i fili? O forse i discografici in combutta con lei? E a cosa servirebbe, di grazia, far vincere a tavolino uno come Olly?

Ci si dimentica, invece, che il giovane Federico Olivieri aveva già un seguito straordinario sui social e sulle piattaforme streaming. Cioè i luoghi dove la musica vende e si diffonde nei restanti 360 giorni l’anno (esclusi i cinque di Sanremo). Quindi non è più probabile che a spingere per la vittoria sia stata l’ondata di voti dei giovani? E non è forse un dato positivo, il fatto che così tanti ragazzi e ragazze siano riavvicinati al Festival, premiando volti nuovi e nuove storie?

"Ti sarebbe piaciuto scovarli a te questi talenti invece", scrive un utente del web accusando Mentana, e poi aggiunge: "Gomblotto, ma per favore Mentana vai a letto". Altri gli fanno eco: "Ma volete capire che hanno votato i ragazzini, Giorgia è già vecchia per loro e sarà sempre così ormai"; "Io credo che non sia uno scandalo se non vincono i soliti, la canzone di Olly non è affatto brutta ma tanto alla gente non va mai bene niente". Non mancano ovviamente i sostenitori del direttore, come chi scrive con indignazione: "C’è qualcosa di molto strano…chissà se si saprà mai il vero perché di questo, con tutto il rispetto per Olly ma è tutto inverosimile".

Le solite ragioni del complotto a Sanremo

C’è piuttosto qualcosa di molto strano nel modo (morboso) in cui tutte le vittorie di Sanremo vengono contestate. Mentre a noi pare un bene che il panorama della musica italiana si stia rinnovando. Se poi gli artisti di punta, come Olly, Angelina o Mengoni, sono rappresentati dai soliti manager, questo è un problema di altra natura. Simile al problema della ‘cricca’ di autori di testi, quei sei o sette nomi che anche quest’anno hanno firmato la maggioranza delle canzoni in gara. Andrebbe fatta lì, una rivoluzione. Perché non c’è nessun complotto misterioso (troppo facile pensarlo). Solo un sistema statico in cui a cambiare è la ‘facciata’ – Olly, Angelina, Måneskin– mentre il resto del palazzo resta uguale.


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