"Schlein premier": scoppia la rissa tutta da ridere nel Pd, cosa dice il sondaggio

"Dopo un successo elettorale diventerebbe naturale la sua guida del governo": Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, lo ha detto in un'intervista al quotidiano Domani a proposito della segretaria del Pd Elly Schlein e delle prospettive di premiership del centrosinistra. "Se si lasciano le forze democratiche a briglie più sciolte, ognuno si impegnerà su propri temi, quelli convincenti agli occhi del proprio elettorato - ha proseguito Bettini -. Naturalmente occorre continuare a praticare lotte comuni su ciò che già si unisce. E nei collegi uninominali si potrebbero individuare candidature di alto prestigio sostenute da tutti".  Solo dopo il voto, secondo il dem, "si deciderebbero le cose da fare, un programma di legislatura, una composizione di governo e la leadership. Sarà molto più facile designare il vertice di governo. Sottraendo tale questione ad un preventivo e opaco gioco di delegittimazione, che mi sembra già iniziato. Non significa andare divisi, ma diversamente uniti".

"Schlein premier": scoppia la rissa tutta da ridere nel Pd, cosa dice il sondaggio

"Dopo un successo elettorale diventerebbe naturale la sua guida del governo": Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, lo ha detto in un'intervista al quotidiano Domani a proposito della segretaria del Pd Elly Schlein e delle prospettive di premiership del centrosinistra. "Se si lasciano le forze democratiche a briglie più sciolte, ognuno si impegnerà su propri temi, quelli convincenti agli occhi del proprio elettorato - ha proseguito Bettini -. Naturalmente occorre continuare a praticare lotte comuni su ciò che già si unisce. E nei collegi uninominali si potrebbero individuare candidature di alto prestigio sostenute da tutti". 

Solo dopo il voto, secondo il dem, "si deciderebbero le cose da fare, un programma di legislatura, una composizione di governo e la leadership. Sarà molto più facile designare il vertice di governo. Sottraendo tale questione ad un preventivo e opaco gioco di delegittimazione, che mi sembra già iniziato. Non significa andare divisi, ma diversamente uniti". All'interno del Pd, in effetti, si starebbe già pensando ad altri nomi, al posto di Schlein, per la designazione del premier in caso di vittoria alle prossime elezioni. Potrebbero essere proprio i dem, insomma, a indicare un nome che venga dalle loro file. Uno di questi, secondo il Corriere della Sera, potrebbe essere l'ex commissario europeo Paolo Gentiloni.

 

 

 

Il problema, in ogni caso, è che a sinistra si facciano già questi discorsi mentre i consensi sono ancora pienamente a favore del centrodestra e di Fratelli d'Italia in particolare. I dem, insomma, mentre sono ancora tanti i punti che li distanziano dal primo partito, quello di Giorgia Meloni, pensano al loro possibile premier invece di provare a capire cosa continui a tenerli sempre al secondo posto. 

 

 

 

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