Scontri a San Lorenzo, sono tutti pregiudicati

Sono decine le persone identificate e denunciate per gli scontri avvenuti a San Lorenzo sabato scorso durante il corteo in favore di Ramy, il ragazzo morto a Milano. A finire nel mirino degli agenti della Polizia di Stato, carabinieri e finanzieri, che una settimana fa si trovavano a gestire il corteo di antagonisti di sinistra - appartenenti, tra l'altro, al collettivo Zaum e al Car (Coordinamento Autonomo Romano) - sono state persone già note alle forze dell'ordine, minorenni e manifestanti che hanno commesso resistenza a pubblico ufficiale. Per ora, nelle mani della migistratura, ci sono i nomi e cognomi di persone che hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine: gli identificati da parte della Digos della Questura di Roma, che ha depositato in procura una prima informativa per le violenze che hanno portato al ferimento di 9 poliziotti, sono 39 persone. A questo numero, però, si aggiungono i nomi di altri soggetti presenti agli scontri, identificati dai carabinieri del Nucle

Scontri a San Lorenzo, sono tutti pregiudicati

Sono decine le persone identificate e denunciate per gli scontri avvenuti a San Lorenzo sabato scorso durante il corteo in favore di Ramy, il ragazzo morto a Milano. A finire nel mirino degli agenti della Polizia di Stato, carabinieri e finanzieri, che una settimana fa si trovavano a gestire il corteo di antagonisti di sinistra - appartenenti, tra l'altro, al collettivo Zaum e al Car (Coordinamento Autonomo Romano) - sono state persone già note alle forze dell'ordine, minorenni e manifestanti che hanno commesso resistenza a pubblico ufficiale.

Per ora, nelle mani della migistratura, ci sono i nomi e cognomi di persone che hanno lanciato oggetti contro le forze dell'ordine: gli identificati da parte della Digos della Questura di Roma, che ha depositato in procura una prima informativa per le violenze che hanno portato al ferimento di 9 poliziotti, sono 39 persone. A questo numero, però, si aggiungono i nomi di altri soggetti presenti agli scontri, identificati dai carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale. La procura, adesso, dovrà esaminare le due informative e verificare quanti nominativi inseriti nelle informative di Polizia e carabinieri si sovrappongono e poter quindi proseguire nei confronti dei manifestanti.

 

 

 

L'analisi del copioso materiale video, esaminato dagli agenti della Digos, ha permesso per ora di ipotizzare e di rimettere al vaglio dell'autorità giudiziaria, a carico di 39 manifestanti (due dei quali minori), i reati di manifestazione non preavvisata, radunata sediziosa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e il getto pericoloso di cose, in concorso e con le modalità aggravate. Dei 39 denunciati dalla Polizia quasi tutti hanno precedenti di «piazza»: solo due non ne avrebbero. Dopo aver percorso le strade di San Lorenzo- ha ricostruito la Questura circa 250 manifestanti, tra i quali anarchici, nei pressi della stazione dei carabinieri San Lorenzo, hanno dato vita a un fitto e violento lancio di bombe carta e materiale contundente contro l'imponente schieramento di polizia posto a presidio della stazione dell'Arma, danneggiando alcuni mezzi delle forze di polizia e ferendo gli agenti. Le denunce sono scattate al termine dell'analisi di un «copioso materiale video», esaminato dai poliziotti della Digos, dopo gli episodi di violenza a seguito dell'appuntamento che i sodalizi «Zaum Sapienza», «Azione Antifascista Trieste Salario», «Settima, Movimento», «Monteverde Antifascista», «Delo!lisunderground» e «Assemblea Portuense» si erano dati dalle 19 in piazza dell'Immacolata.

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