"Se si votasse domani?". Giuseppe Conte, clamoroso schiaffo al Pd: la lite deflagra
Se si votasse domani il Movimento 5 Stelle andrebbe da solo? "Se il Pd non cambia idea sì": a dirlo il leader Giuseppe Conte in un'intervista alla Stampa, riferendosi in particolare a due differenze profonde con i dem. Una riguarda la commissione Ursula in Europa, che il Pd ha votato e i pentastellati no; e l'altra riguarda invece la decisione di continuare a mandare armi all'Ucraina, condivisa dai dem ma non dai 5Stelle. "È la logica conseguenza della nostra coerenza. Questi punti per noi sono assolutamente discriminanti", ha aggiunto Conte. Incalzato sulla possibilità di un nuovo Ulivo, l'ex premier ha parlato "formule preistoriche. Noi vogliamo definire un percorso alternativo a questa destra, fondato sulla chiarezza: il no senza se e senza ma alle armi per costruire un nuovo ordine multipolare; politiche sull'immigrazione che rappresentino una terza via tra l'accogliamoli tutti della sinistra e gli slogan di odio e senza soluzioni del governo; la lotta alle diseguaglianze, aument
Se si votasse domani il Movimento 5 Stelle andrebbe da solo? "Se il Pd non cambia idea sì": a dirlo il leader Giuseppe Conte in un'intervista alla Stampa, riferendosi in particolare a due differenze profonde con i dem. Una riguarda la commissione Ursula in Europa, che il Pd ha votato e i pentastellati no; e l'altra riguarda invece la decisione di continuare a mandare armi all'Ucraina, condivisa dai dem ma non dai 5Stelle. "È la logica conseguenza della nostra coerenza. Questi punti per noi sono assolutamente discriminanti", ha aggiunto Conte.
Incalzato sulla possibilità di un nuovo Ulivo, l'ex premier ha parlato "formule preistoriche. Noi vogliamo definire un percorso alternativo a questa destra, fondato sulla chiarezza: il no senza se e senza ma alle armi per costruire un nuovo ordine multipolare; politiche sull'immigrazione che rappresentino una terza via tra l'accogliamoli tutti della sinistra e gli slogan di odio e senza soluzioni del governo; la lotta alle diseguaglianze, aumentate con Giorgia Meloni". Sull'effettiva realizzazione di questi punti, Conte ha spiegato che "sarà faticoso, ma sono fiducioso. In fondo, anche su riduzione dei parlamentari, reddito di cittadinanza, salario minimo, eravamo una voce nel deserto, poi ci hanno seguiti".
Il leader del Movimento, dunque, ha chiarito che non ci saranno alleanze organiche - anche se la votazione degli iscritti lo scorso 24 novembre aveva aperto alla possibilità di alleanze politiche - ma solo contratti di governo a partire dai punti fondamentali per i 5 Stelle: "Occorrerà mettere nero su bianco questi punti. Anche questo fa parte di un modo nuovo e trasparente per stabilire una discontinuità con la vecchia politica". Infine, sulla sua partecipazione alla kermesse di Fratelli d'Italia, Atreju, ha detto: "Ci andai anche da presidente del Consiglio. Avendo un progetto così chiaro, così netto, così alternativo, non ho paura di spiegarlo a chi è distante da noi. Non mi sono mai sottratto al confronto con gli avversari".
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