Sgominato il gruppo neonazista e suprematista "Werwolf", nel mirino anche Meloni

AGI - È di 12 arresti in tutta Italia il bilancio di un''operazione della Polizia di Stato contro un gruppo neonazista e suprematista denominato "Werwolf Division". Le accuse sono di associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco. Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Contestualmente, sono in corso altre 13 perquisizioni domiciliari. L'operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.       La 'Werewolf Division' (il nome viene dai 'lupi mannari' nazisti guidati da Heinrich Himmler per contrastare l'avanzata delle forze alleate e sovietiche in Germania alla fine della Seconda guerra mondiale) era già finita nel mirino di un'inchiesta della Procura di Napoli nel maggio 2023

Sgominato il gruppo neonazista e suprematista "Werwolf", nel mirino anche Meloni

AGI - È di 12 arresti in tutta Italia il bilancio di un''operazione della Polizia di Stato contro un gruppo neonazista e suprematista denominato "Werwolf Division". Le accuse sono di associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e detenzione illegale di arma da fuoco.


Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal Gip del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Contestualmente, sono in corso altre 13 perquisizioni domiciliari. L'operazione è coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

 

 

 

La 'Werewolf Division' (il nome viene dai 'lupi mannari' nazisti guidati da Heinrich Himmler per contrastare l'avanzata delle forze alleate e sovietiche in Germania alla fine della Seconda guerra mondiale) era già finita nel mirino di un'inchiesta della Procura di Napoli nel maggio 2023 con otto indagati. In quell'occasione era emersa una rete Telegram gestita da Bologna che sarebbe servita per organizzare "atti eversivi violenti", inneggiando alla Shoah. 

 

Nel mirino anche la premier Giorgia Meloni

Nei piani del gruppo c'erano anche progetti per un attentato alla premier Giorgia Meloni e a un economista del Word Economic Forum. Ne è convinta la Procura di Bologna che parla di "preparazione di gravi attentati" nel decreto di perquisizione. Secondo la Digos - a quanto si apprende - il gruppo puntava a sovvertire l'attuale ordinamento per instaurare uno stato etico e autoritario incentrato sulla razza ariana. Sarebbero stati disposti anche ad azioni violente nei confronti delle istituzioni ed era già iniziato l'addestramento dei "guerrieri", affidato a una figura che, dalle indagini, risulta venisse chiamato l'istruttore". Il gip di Bologna ha disposto l'arresto per 12 dei 25 indagati. A quanto si apprende, a Bologna e provincia cinque persone sono finite in carcere e altrettante sono indagate a piede libero. Nel corso delle perquisizioni, svolte stamattina, sono state sequestrate armi (sia bianche che da fuoco), katane e cimeli e busti nazisti e fascisti.

 

 

 

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