Si indaga sui resti di ossa trovati a Castel Sant'Angelo: è giallo
È giallo su alcuni frammenti di ossa trovati, il 25 febbraio scorso, in un pozzo nel museo nazionale di Castel Sant'Angelo, a Roma. Stando a quanto apprende l'Adnkronos, l'area è stata sequestrata dai carabinieri e i resti saranno sottoposti a esami di carattere antropologico con l'obiettivo di conoscerne la natura. Ad avvisare gli investigatori subito dopo il ritrovamento da parte di alcuni operai, che stavano svolgendo delle ispezioni ai pozzi a causa di infiltrazioni di acqua in un cunicolo (usato molto probabilmente come prigione), è stata la direttrice del museo. L'area è stata sequestrata su segnalazione di quest'ultima.

È giallo su alcuni frammenti di ossa trovati, il 25 febbraio scorso, in un pozzo nel museo nazionale di Castel Sant'Angelo, a Roma. Stando a quanto apprende l'Adnkronos, l'area è stata sequestrata dai carabinieri e i resti saranno sottoposti a esami di carattere antropologico con l'obiettivo di conoscerne la natura. Ad avvisare gli investigatori subito dopo il ritrovamento da parte di alcuni operai, che stavano svolgendo delle ispezioni ai pozzi a causa di infiltrazioni di acqua in un cunicolo (usato molto probabilmente come prigione), è stata la direttrice del museo. L'area è stata sequestrata su segnalazione di quest'ultima.
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