Solito comizio di Landini da capo della sinistra: “Il governo vive in un altro mondo”

«Stanno aumentano i profitti ma stanno calando i salari e aumentando la precarietà, la gente non riesce a curarsi, stanno aumentando i morti sul lavoro. Stiamo arrivati a 500 milioni di cassa integrazione». Sono queste le parole del leader della Cgil, Maurizio Landini, a diMartedì, nella puntata in onda il 4 febbraio su La7, affermando che il governo «vive in un altro mondo». E a chi gli fa presente le parole della premier, Giorgia Meloni, che invitava chi vuole governare a candidarsi alle elezioni, risponde: «Io non sono in Parlamento, io faccio il sindacalista e rappresento i lavoratori, che mi hanno eletto. In democrazia chi ha vinto deve governare. E se uno non arriva alla fine del mese perché pur lavorando è povero significa che qualcosa non funziona. Noi abbiamo avuto un aumento dei profitti senza precedenti in questo Paese ma il governo continua a tassare i lavoratori dipendenti e i pensionati e a creare lavoro precario senza aumentare i salari», continua Landini.     «Dico

Solito comizio di Landini da capo della sinistra: “Il governo vive in un altro mondo”

«Stanno aumentano i profitti ma stanno calando i salari e aumentando la precarietà, la gente non riesce a curarsi, stanno aumentando i morti sul lavoro. Stiamo arrivati a 500 milioni di cassa integrazione». Sono queste le parole del leader della Cgil, Maurizio Landini, a diMartedì, nella puntata in onda il 4 febbraio su La7, affermando che il governo «vive in un altro mondo». E a chi gli fa presente le parole della premier, Giorgia Meloni, che invitava chi vuole governare a candidarsi alle elezioni, risponde: «Io non sono in Parlamento, io faccio il sindacalista e rappresento i lavoratori, che mi hanno eletto. In democrazia chi ha vinto deve governare. E se uno non arriva alla fine del mese perché pur lavorando è povero significa che qualcosa non funziona. Noi abbiamo avuto un aumento dei profitti senza precedenti in questo Paese ma il governo continua a tassare i lavoratori dipendenti e i pensionati e a creare lavoro precario senza aumentare i salari», continua Landini.

 

 

«Dicono stiamo tutelando gli stipendi» ma «è esattamente il contrario, li stanno abbassando», ha detto ancora Landini parlando delle politiche economiche del governo. «Stanno proponendo aumenti del 6% quando l'inflazione è al 17%, questo significa programmare la riduzione del potere d'acquisto degli operai e questo un sindacato degno di questo nome questo non lo può accettare. È la scala mobile al contrario», ha evidenziato Landini.

 

 

Poi l'ultima invettiva: «In Europa questa settimana si stanno incontrando per aumentare le spese militari. E' una follia. In un Paese che ha bisogno di investire sulla sanità, sull'ambiente, su nuovi prodotti, non è il momento di investire sulle armi. La sicurezza la dai se c'è il lavoro, se redistribuisci la ricchezza, se tuteli l'ambiente, se c'è una solidarietà tra le persone».

 

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