Sono dipendente dal make-up e ho provato a stare senza trucco per una settimana. Queste sono state le reazioni

«Ho provato a stare senza trucco per una settimana. E queste sono...

Sono dipendente dal make-up e ho provato a stare senza trucco per una settimana. Queste sono state le reazioni

«Ho provato a stare senza trucco per una settimana. E queste sono state le reazioni». L'ordalia semiseria di una make-up dipendente

Lo confesso, mi sono sempre truccata molto. Quando andavo a scuola, facevo del mio meglio per trasformare le mie labbra in due fiammeggianti salsicciotti e applicavo sugli occhi così tanto mascara che le ciglia si riempivano di grumi, finendo per sembrare altrettante villose zampette di ragno. Ora opto per una sorta di make-up anni 90 ispirato a Lily-Rose Depp, consumando un'inaudita (e poco sostenibile) quantità di matite per le labbra e di kohl marrone, che applico diligentemente lungo la rima ciliare inferiore.

Prepararmi per uscire è uno dei miei rituali preferiti. A volte, tuttavia, la mia dipendenza dal make-up mi preoccupa. L'altra sera, per esempio, dovevo andare alla festa di un'amica e, sebbene soffrissi dei postumi di una sbornia e fossi preda di un attacco di pigrizia, ero decisa a non dare buca, perché si trattava di una nuova conoscenza e desideravo consolidare il mio posto nella sua cerchia. Stavo per prendere il via, quando, d'un tratto, ho iniziato a pensare a tutto il lavoro preparatorio che mi aspettava e alla sensazione appiccicosa del fondotinta che affonda nei pori. Ho deciso che non ne valeva la pena, così sono tornata ad accoccolarmi sotto la mia coperta termica e a guardare video di TikTok con persone che pulivano piscine, finché non è arrivato il momento di andare a letto.

Il giorno dopo, provavo un vago senso di colpa. Davvero non ero andata alla festa della mia nuova amica perché non volevo che la gente mi vedesse senza trucco? Ero realmente intenzionata a lasciare che la vanità intralciasse la mia vita sociale? Onestamente, non so da dove derivi questa insicurezza che mi rende così difficile mostrare il viso senza trucco, ma credo di averla sempre avuta. Quando andavo all'università, ricordo di aver sentito alcuni studenti maschi fare battute sul conto di una ragazza sexy che risultava a malapena riconoscibile senza make-up: indovinate di chi stavano parlando? Una volta, sono andata al lavoro senza truccarmi, e qualcuno mi ha chiesto se fossi malata. Quando guardo il mio viso senza maquillage, ho l'impressione di fissare un ovale spugnoso di colore beige, e faccio fatica a capire dove inizia e dove finisce. Quando un ragazzo si ferma a dormire, adotto una forma di trucco più leggero, “da letto”, e mi sento rassicurata dal fatto che, durante il sonno, la mascherina di seta mi coprirà la maggior parte del viso. Al tempo stesso, tuttavia, non mi piace essere insicura della mia versione au naturel. Non voglio che la mia dipendenza dal make-up diventi un limite. Così ho voluto fare un esperimento: ho deciso di stare senza trucco per una settimana e di vedere cosa sarebbe successo. Ecco com'è andata.

1. Primo giorno

È stato facile, perché non avevo programmi, a parte una seduta in palestra. E il centro fitness è un luogo dove mi sento a mio agio senza trucco, perché ho l'impressione che l'assenza di make-up mi renda invisibile, e non mi piace essere guardata mentre mi alleno.

2. Secondo giorno

Si è verificato un imprevisto: un ragazzo, in palestra, mi ha chiesto il numero di telefono. Non mi piaceva, così mi sono spacciata per ufficialmente fidanzata, ma l'accaduto mi ha portato a fare una constatazione, e cioè che richieste di questo tenore si verificano solitamente in quelle rare occasioni in cui non sono truccata. Domanda: è perché senza make-up sono più attraente o perché questa mancanza di attenzione per il mio aspetto mi fa sembrare più abbordabile?

3. Terzo giorno

Un ragazzo che frequento mi invita per una cena e un film. Di solito, in questi casi, parto dall'idea di mettermi solo un filo di make-up – una spruzzata di bronzer, un po' di correttore per le macchie, un tocco di eyeliner –, ma poi mi lascio prendere la mano e finisco per truccarmi da cima a fondo. Risultato, la sera prima mi prende un attacco di panico e mi spalmo il viso di autoabbronzante, in modo, mi dico, da uniformare perlomeno il tono della pelle. La mattina seguente, quando mi sveglio, ho il viso arancione: mi manca solo il ghigno satanico per sembrare una zucca di Halloween. Valuto seriamente l'opzione di mettermi una molletta sul naso e di mandargli un vocale in cui fingo di essere a un passo dalla tomba, ma poi sono assalita da scrupoli morali e rinuncio. Usciamo, e la serata va alla grande. Lui non mi dice mai che sono carina, ma tutto suggerisce che lo pensi, e la faccenda del no make-up non mi pare affatto un problema. Facciamo sesso, a degna conclusione di un appuntamento memorabile, e per qualche motivo mi sembra più intimo del solito. Forse è perché sto mostrando un'altra versione di me stessa.

4. Quarto giorno

Quando non mi trucco, tendo a vestirmi in modo un po' trasandato, di solito con pantaloni della tuta e T-shirt punteggiata di macchie a prova di lavaggio, per un total look all'insegna della sciatteria. Oggi, però, non posso farlo, perché devo incontrare dei potenziali editori del mio libro. Così, finisco per vestirmi in modo casual ma curato. Guardo il mio riflesso in una vetrina e mi trovo carina, persino più giovane. Resto colpita da quanto quello che indossiamo possa cambiare il nostro viso: il cappotto marrone fa risaltare i miei occhi, la camicia in denim si sposa alla perfezione con la mia carnagione. Presentarmi struccata a un appuntamento di lavoro mi fa uno strano effetto, perché ho sempre pensato che non indossare il make-up equivalga a non essere “pronti”, ma, ciononostante, mi siedo e parlo senza difficoltà della mia fatica letteraria, riuscendo, peraltro, a farmi prendere sul serio.

5. Quinto giorno

Devo andare a una festa, e la prova si preannuncia particolarmente ardua. Durante il tragitto, non faccio che pensare alle risposte da dare quando qualcuno, inevitabilmente, mi chiederà se, di recente, ho avuto gravi problemi di salute. Senonché, una volta arrivata, mi metto a ballare e mi rendo conto che nessuno sembra accorgersi che in me c'è qualcosa di diverso dal solito. E, ancora una volta, resto sorpresa dal fatto che gli altri fanno caso al nostro aspetto molto meno di quanto ci facciamo caso noi. Crediamo che la mancanza di make-up trasformi il nostro viso, quando gli altri non notano alcuna differenza. È un po' quello che succede quando guardiamo una nostra foto e troviamo che non ci renda giustizia: qualcun altro dirà che siamo venuti benissimo. E questo mi appare rassicurante, perché significa che non dobbiamo preoccuparci così tanto di tutto.

Conclusioni

Sono felice di aver fatto questo esperimento. Ora so che, se devo andare a una festa e proprio non ho voglia di truccarmi, non devo per forza darmi malata. Ciononostante, credo che continuerò fare uso del make-up, e questo per la semplice ragione che truccarmi mi piace, è un rituale che mi rilassa, e adoro trasformarmi in un'altra versione di me stessa. Anche se sono l'unica a vederla.

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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su British Vogue.

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