Sparatoria dopo una lite tra ragazzi, muore 19enne nel Napoletano. A sparare uno di 17 anni
AGI - Era passata da 40 minuti circa la mezzanotte a San Sebastiano al Vesuvio nel Napoletano, quando, in piazza Raffaele Capasso, uno sconosciuto ha esploso colpi d'arma da fuoco. Un proiettile ha colpito in pieno petto Santo Romano, 19enne calciatore di una squadra di Eccellenza, nato ad Acerra ma residente a Volla, morto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale del Mare a Napoli. Un altro proiettile ha ferito al gomito un compagno di squadra di 17 anni, napoletano di origine, anche lui incensurato: portato in ospedale non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco. Dai primi accertamenti, gli spari sono avvenuti al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Non si esclude la presenza di minorenni. Sono in corso le indagini con l'ascolto delle testimonianze e l'acquisizione di eventuali immagini da impianti di video sorveglianza pubblica e privata. Le telec
AGI - Era passata da 40 minuti circa la mezzanotte a San Sebastiano al Vesuvio nel Napoletano, quando, in piazza Raffaele Capasso, uno sconosciuto ha esploso colpi d'arma da fuoco. Un proiettile ha colpito in pieno petto Santo Romano, 19enne calciatore di una squadra di Eccellenza, nato ad Acerra ma residente a Volla, morto poco dopo l'arrivo al pronto soccorso dell'ospedale del Mare a Napoli.
Un altro proiettile ha ferito al gomito un compagno di squadra di 17 anni, napoletano di origine, anche lui incensurato: portato in ospedale non è in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco. Dai primi accertamenti, gli spari sono avvenuti al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Non si esclude la presenza di minorenni. Sono in corso le indagini con l'ascolto delle testimonianze e l'acquisizione di eventuali immagini da impianti di video sorveglianza pubblica e privata.
Le telecamere, infatti, hanno ripreso la scena. Dopo mezzanotte un ragazzo arriva a bordo di una minicar. Esce, impugna una pistola e fa fuoco tra la folla. Un colpo centra il petto di Santo Romano e nel parapiglia che ne segue viene ferito anche un compagno di squadra di 17 anni. I carabinieri, secondo quanto apprende l'AGI, avrebbero individuato chi ha sparato e si tratta di un ragazzo di 17 anni. Tra le ipotesi sull'origine della lite che ha portato all'omicidio, una pedata che avrebbe sporcato una scarpa. Un movente futile che però già qualche anno fa portò a Napoli all'uccisione di un ragazzo.
Il Micri ricorda Santo Romano
Lo chiamavano Santino, nonostante la sua stazza. Aveva diciannove anni, ma era alto oltre 1 metro e 80. Il calcio era la sua grande passione e sin da piccolino Santo Romano - il ragazzo ucciso nella notte in provincia di Napoli con un colpo di pistola al petto dopo una lite - era su un campetto di calcio. Giocava come portiere e difendeva i pali del Micri, una squadra appena promossa al campionato Eccellenza, che ha sede nel comune di Pomigliano d'Arco. L'ultimo post su Facebook del giovane era proprio per festeggiare il successo inaspettato per la sua squadra.
Nato ad Acerra il 14 aprile del 2005 ma residente a Volla era un giovane con tanti sogni e tantissimi amici. Bello, alto, sorridente, sportivo e studioso. Il Micri ha voluto ricordare Santino con un lungo post sui social. Rinviata anche la partita che doveva disputarsi domani, contro l'Albanova, a Casal di Principe in provincia di Caserta.
"Una notizia tragica, una notizia che ti scuote e ti travolge come se fossimo stati catapultati in un incubo", hanno postato dal club. "Un figlio Micri, un amico leale e sempre disponibile, un ragazzo buono da esempio per tutti: dai suoi compagni di squadra a tutte le persone che lo conoscevano. La sua pelle e il suo cuore da sempre hanno vestito i nostri colori. Sei stato esempio di vita e coraggio. Ricorderemo per sempre l'amore e la passione che ci hai donato in tutti questi anni trascorsi insieme. Vogliamo pensare che hai voluto darci un ulteriore insegnamento. E' stato un onore averti nella nostra famiglia e lasci un dolore e un vuoto incolmabile. Ciao Santino continueremo a volerti bene".
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