Stefano D'Orazio, annullato il testamento: hanno scoperto che Francesca Michelon è sua figlia

Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh scomparso nel 2020, è stato ufficialmente riconosciuto come padre di Francesca Michelon. La sentenza, emessa dal Tribunale di Roma il 9 aprile, è di primo grado ma immediatamente esecutiva. I giudici Ienzi, Albano e Caprara hanno stabilito la paternità sulla base di un esame del DNA, eseguito grazie a una consulenza medico-legale su campioni biologici conservati negli ospedali in cui il musicista era stato ricoverato.
Prima di morire, D’Orazio aveva redatto un testamento a favore della moglie Tiziana Giardoni, escludendo Francesca, affermando che non fosse sua figlia e che con la madre della giovane ci fossero stati solo due incontri sporadici tra il 1983 e il 1984. Tuttavia, il lungo iter giudiziario si è concluso con una verità diversa: Francesca è sua figlia biologica. Per questo motivo, il testamento è stato annullato, e l’eredità dell’artista dovrà ora essere divisa tra la moglie e la figlia riconosciuta.
Oltre al riconoscimento della paternità, il tribunale ha condannato Tiziana Giardoni a risarcire Francesca Michelon con 60mila euro per i danni esistenziali legati al mancato riconoscimento da parte del padre.
Durante il processo sono state ascoltate anche le testimonianze di Lena Biolcati, ex compagna di D’Orazio, e di Red Canzian, storico collega nei Pooh. Entrambi hanno dichiarato di aver appreso direttamente dal batterista che Diego Michelon – l’uomo che aveva legalmente riconosciuto Francesca – era a conoscenza del fatto che non fosse sua figlia biologica, ma figlia dello stesso D’Orazio. Una vicenda complessa che si chiude, almeno per ora, con un verdetto chiaro e destinato ad avere conseguenze anche sul piano patrimoniale.
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— Repubblica Roma (@rep_roma) April 10, 2025
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