Stellantis - Revocati i licenziamenti in quattro aziende dell'indotto
Si prospetta un Natale più sereno per centinaia di lavoratori di quattro aziende dell'indotto Stellantis: i sindacati, infatti, hanno ottenuto la proroga per dodici mesi dei contratti di servizio per le imprese Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa e la conseguente revoca di tutti i licenziamenti.La vertenza. Si chiude, almeno temporaneamente, una vertenza nata in seguito all'apertura delle procedure per il licenziamento di oltre 300 lavoratori e culminata con l'organizzazione di diversi presidi davanti ai cancelli delle aziende interessate e delle fabbriche del gruppo automobilistico. Trasnova, che svolge attività di logistica in diversi impianti Stellantis in regime di monocommittenza, aveva annunciato licenziamenti collettivi per 97 persone impiegate tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a causa della sospensione del contratto di fornitura dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite analoghe iniziative da parte delle società subappaltanti, tra c
Si prospetta un Natale più sereno per centinaia di lavoratori di quattro aziende dell'indotto Stellantis: i sindacati, infatti, hanno ottenuto la proroga per dodici mesi dei contratti di servizio per le imprese Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa e la conseguente revoca di tutti i licenziamenti.
La vertenza. Si chiude, almeno temporaneamente, una vertenza nata in seguito all'apertura delle procedure per il licenziamento di oltre 300 lavoratori e culminata con l'organizzazione di diversi presidi davanti ai cancelli delle aziende interessate e delle fabbriche del gruppo automobilistico. Trasnova, che svolge attività di logistica in diversi impianti Stellantis in regime di monocommittenza, aveva annunciato licenziamenti collettivi per 97 persone impiegate tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a causa della sospensione del contratto di fornitura dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite analoghe iniziative da parte delle società subappaltanti, tra cui Logitech (101 dipendenti interessati) e Tecnoservice (51). Le proteste dei lavoratori hanno quindi spinto i sindacati a chiedere la convocazione di un incontro straordinario a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per affrontare la nuova situazione di crisi. Per i sindacati, i prossimi mesi dovranno servire a "trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l'intero settore, adottando le giuste politiche industriali". "Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre", affermano le sigle Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr.
Le aperture di Stellantis. La ricomposizione della crisi, secondo il ministero, è da attribuirsi anche alla disponibilità di Stellantis a "portare avanti un percorso di dialogo con le parti coinvolte al tavolo" e a proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova. Quest'ultima si è impegnata non solo a ritirare immediatamente le procedure di licenziamento, ma anche a "ricercare nei prossimi mesi altri possibili business di sviluppo, lavorando in ottica di superamento del regime di monocommittenza". "Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico", ha detto il ministro Urso. "La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l'inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis".
La posizione dell'azienda. Anche il gruppo ha voluto commentare l'esito positivo dell'incontro, sottolineando come l'accordo per la revoca dei licenziamenti nasca "nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell'arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l'accordo, anche misure di diversificazione della clientela". L'intesa rappresenta, comunque, una soluzione specifica per Trasnova: ecco perché il gruppo rinvia al prossimo tavolo la definizione delle strategie necessarie "per superare questa difficile fase di transizione" e affrontare "le problematiche della filiera del settore automotive. Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all'interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica", concludono dal gruppo automobilistico.
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