Studenti texani creano sistema anti-furto economico per microreattori nucleari
Innovazione low-cost per proteggere i piccoli reattori modulari grazie all'integrazione di tecnologie avanzate che garantiscono massima sicurezza
Un team di giovani ingegneri della Texas A&M University ha sviluppato un sistema di sicurezza per proteggere i Small Modular Reactors (SMR), i piccoli reattori nucleari modulari che rappresentano una delle frontiere più promettenti nel campo dell'energia pulita. Il progetto, premiato come primo classificato in una competizione indetta dai Los Alamos National Laboratories, si distingue per l'efficacia e l'accessibilità economica, con un costo stimato di soli 17.000 dollari.
Il gruppo, denominato "Intrux", ha affrontato una delle principali problematiche legate ai microreattori: proprio la loro caratteristica più vantaggiosa - la mobilità e le dimensioni ridotte - li rende potenzialmente vulnerabili a furti, sabotaggi o attacchi informatici, specialmente quando vengono impiegati in aree remote o instabili.
La soluzione sviluppata dagli studenti texani integra diverse tecnologie avanzate per creare un sistema di protezione multistrato, evitando di dipendere da un singolo metodo di sicurezza. Il sistema comprende tracciamento RFID per monitorare i componenti del reattore in tempo reale, telecamere termiche e standard per rilevare attività non autorizzate, monitoraggio basato su intelligenza artificiale per l'identificazione rapida delle minacce, sei sensori LiDAR e sensori di accesso alle porte per una sicurezza rafforzata, oltre al tracciamento GPS con comunicazione satellitare per allertare le squadre di risposta remote.
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