Tagli al personale NASA: il futuro dell'agenzia spaziale in bilico
L'agenzia spaziale americana si trova ad affrontare una riduzione del 10% della forza lavoro, con ulteriori tagli in vista
La NASA sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia recente. In queste ore si sta completando un significativo taglio del personale che porterà a una riduzione di circa il 10% della forza lavoro complessiva, con la possibilità di ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. Qualcosa di simile a quanto fatto anche da Blue Origin in tempi recenti.
La situazione è particolarmente delicata considerando che l'agenzia, distribuita tra il quartier generale e 10 centri operativi sparsi in tutto il territorio degli Stati Uniti, contava fino a poco tempo fa su quasi 18.000 dipendenti pubblici. Le recenti decisioni dell'amministrazione Trump hanno portato a due diverse tipologie di tagli: circa 750 dipendenti hanno accettato l'offerta denominata "fork in the road", che prevede le dimissioni differite nel corso dell'anno, mentre circa 1.000 dipendenti "in prova" - sia nuove assunzioni degli ultimi due anni che personale promosso a nuove posizioni - sono stati licenziati.
Secondo fonti interne, i direttori dei centri operativi NASA hanno ricevuto l'indicazione di preparare piani per un'ulteriore "importante" riduzione della forza lavoro nei prossimi mesi. Sebbene la portata di questi tagli non sia ancora stata definita, e potrebbero anche non concretizzarsi data la necessità di negoziare i budget con il Congresso degli Stati Uniti, questa direttiva getta ulteriore incertezza su un personale già demoralizzato.
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