Tajani: "Meloni indagata? Più che un atto dovuto si è trattato di un atto voluto"
L’iscrizione nel registro degli indagati del premier Meloni, due ministri e un sottosegretario sul caso Almasri per il ministro degli esteri Tajani non è affatto un atto dovuto. Piuttosto, per parafrasare il suo pensiero, un “atto voluto”. Il vicepremier e titolare della Farnesina afferma: “Il magistrato aveva discrezionalità su questo caso, e ha fatto una scelta ben precisa frutto anche della richiesta di un avvocato che era stato al governo con la sinistra. Quindi a pensar male, si fa sempre bene”. Il ministro degli esteri conclude: “Iniziative come queste non danno un'immagine positiva dell’Italia. Un servitore dello Stato deve pensare quando può fare una scelta se va nell’interesse del Paese, e questa scelta non va nell’interesse del Paese”
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