Tasso di motorizzazione - Italia da record nellUnione Europea
L'Italia ha il più alto tasso di motorizzazione dell'Unione Europea, con 694 auto ogni 1.000 abitanti (dati Istat) contro una media Ue di 571. Una costante tendenza al rialzo, considerando le 501 vetture nel 1991 e le 601 nel 2010: siamo mediamente a un +1,3% l'anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%). Fra le grandi città, Catania è da record, con 815 macchine/1.000 residenti seguita da Reggio di Calabria e Cagliari (700). Il caso Milano. Sebbene il tasso di motorizzazione sia l'indicatore più utilizzato per fotografare la mobilità di una nazione, è rilevante anche la densità veicolare, ossia il numero di auto per unità di superficie urbanizzata (km quadrato). Napoli è inarrivabile con 7.523 vetture, contro una media nazionale di 3.970. Spiccano Catania, Milano e Palermo, rispettivamente a circa 7.000, 6.800, 6.700 macchine per km quadro: il capoluogo lombardo è pertanto l'unico centro abitato del Nord a contendere la lead
L'Italia ha il più alto tasso di motorizzazione dell'Unione Europea, con 694 auto ogni 1.000 abitanti (dati Istat) contro una media Ue di 571. Una costante tendenza al rialzo, considerando le 501 vetture nel 1991 e le 601 nel 2010: siamo mediamente a un +1,3% l'anno dal 2018, molto più che nelle altre maggiori economie (Germania +0,7%, Spagna +0,4%, Francia +0,3%). Fra le grandi città, Catania è da record, con 815 macchine/1.000 residenti seguita da Reggio di Calabria e Cagliari (700).
Il caso Milano. Sebbene il tasso di motorizzazione sia l'indicatore più utilizzato per fotografare la mobilità di una nazione, è rilevante anche la densità veicolare, ossia il numero di auto per unità di superficie urbanizzata (km quadrato). Napoli è inarrivabile con 7.523 vetture, contro una media nazionale di 3.970. Spiccano Catania, Milano e Palermo, rispettivamente a circa 7.000, 6.800, 6.700 macchine per km quadro: il capoluogo lombardo è pertanto l'unico centro abitato del Nord a contendere la leadership alle tre città del Sud.
Emissioni, male il Mezzogiorno. Un terzo indicatore è l'indice del potenziale inquinante: ha valori maggiori o minori di 100 a seconda che le auto da Euro 0 a Euro 3 siano più o meno numerose di quelle a basse emissioni. Dal 2018 al 2023, si è scesi da 138,1 a 110,7. Preoccupante soprattutto il valore medio dei capoluoghi nel Meridione, a quota 133,6, che supera di 30 punti Centro e Nord, con Catania e Napoli a fare da traino sfondando il muro di 160.
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