Tisana alla liquirizia dopo cena, sgonfia ed è meglio di un dessert
Bere una tisana alla liquirizia dopo cena sgonfia, rilassa e placa la...
Bere una tisana alla liquirizia dopo cena sgonfia, rilassa e placa la voglia di dolci. Regalando la stessa soddisfazione di un dessert
Qualche giorno fa, facendo scrolling su Instagram, sono incappata in uno dei tanti video dedicati al benessere che la modella spagnola Vanesa Lorenzo posta dalla sua casa sui Pirenei (in questo periodo, con tanto di cime innevate). In questo caso, si trattava di una mini-lezione su come preparare un infuso di liquirizia. La cosa ha subito attirato la mia attenzione, perché, nella mia ormai piuttosto lunga lista di bevande dai benefici digestivi e dal potere calmante, questo infuso ancora mancava. Una grave lacuna, da parte mia, come ho scoperto dopo aver ascoltato il parere di alcune esperte di nutrizione, che mi hanno illustrato le innumerevoli proprietà benefiche della liquirizia, una pianta che da tempo immemorabile figura tra gli ingredienti chiave delle ricette erboristiche della medicina tradizionale cinese.
I benefici della tisana alla liquirizia
Come spiega la nutrizionista Laura Parada, esperta di salute ormonale femminile, «la radice di liquirizia è efficace per migliorare la digestione, combattere il reflusso acido e ridurre l'infiammazione del tratto digestivo. Può essere utilizzata anche per contrastare il gonfiore dello stomaco e la flatulenza. Inoltre, allevia la stitichezza, avendo un effetto lassativo naturale, che favorisce la peristalsi, ovvero le contrazioni che aiutano a muovere le feci attraverso il colon».
È stata Parada a farmi notare che la liquirizia è utilizzata da secoli nella medicina tradizionale cinese: «Le sue proprietà sono sfruttate per alleviare l'irritazione delle mucose e gli spasmi del tratto gastrointestinale», mi ha spiegato. «Inoltre, la liquirizia è presente in numerosi preparati erboristici cinesi per la sua capacità di potenziare gli effetti benefici di altre erbe». Laia Puig, responsabile cosmetici del brand francese LPG – il cui “tè per la pancia piatta”, si noti, è assurto allo status di bevanda salutare cult –, conferma le proprietà di questa pianta: «Grazie al suo contenuto di saponosidi e flavonoidi, ha un enorme potere antiossidante, oltre a offrire un'efficace protezione alla mucosa gastrica», dice.
Ma l'infuso alla liquirizia non ha solo proprietà digestive e antinfiammatorie. Parada fa riferimento, in particolare, alla glicirrizina, il principio attivo presente nella liquirizia naturale, che può aiutare ad alleviare la tosse e a lenire il mal di gola. Inoltre, come fa notare Marta Ortega, fondatrice del marchio nutricosmetico MLAB, la liquirizia aiuta a combattere l'ansia, e infatti l'esperta consiglia di assumerla a fine giornata, per favorire l'addormentamento.
Bevuti dopo cena, infusi e tisane sono un'eccellente soluzione per placare lo stomaco e la mente e alleviare quella voglia di dolce che può insorgere dopo i pasti. «A fine cena, la nostra bocca può chiederci di cambiare stimolo e sapore e chiudere con qualcosa di dolce», spiega la psiconutrizionista Itziar Digón. «Bere una tisana è un modo per regalarci il piacere di un sapore dolce e ricco a fine pasto». Nel caso della liquirizia, in particolare, va notato che il suo gusto è particolarmente dolce. «La glicirrizina è un glicoside che può essere fino a 50 volte più dolce dello zucchero», spiega Parada. «Significativamente, prima dell'introduzione della canna da zucchero, le radici di liquirizia erano il dolcificante più usato in cucina per addolcire cibi e bevande. Pertanto un infuso alla liquirizia è l'ideale per quei momenti, alla fine del pasto, in cui abbiamo voglia di qualcosa di dolce senza essere necessariamente affamati». Se si vuole esaltare il suo sapore e renderlo ancora più intenso, la nutrizionista consiglia di aggiungere un bastoncino di cannella.
Fermi restando i benefici della liquirizia, Parada sconsiglia l'assunzione di questo infuso durante la gravidanza o l'allattamento e sottolinea la necessità di fare attenzione a non esagerare. «Se consumata in grandi quantità, la liquirizia può causare effetti negativi, come la ritenzione renale di sodio e acqua, con conseguente aumento della pressione sanguigna, e l'escrezione urinaria di potassio, che può provocare una significativa riduzione della presenza di questo minerale nell'organismo. Questo può essere un problema serio per chi è affetto da malattie cardiache o per chi assume digossina o diuretici, che già aumentano l'escrezione di potassio».
Secondo Parada, chi soffre di alta pressione dovrebbe evitare l'assunzione di liquirizia. Se proprio amate il gusto di questa pianta e non volete rinunciare ai suoi benefici, la nutrizionista consiglia di optare per tisane in bustine già pronte, che contengono una percentuale minore di liquirizia, solitamente mixata con altre piante. Inoltre, a livello generale, raccomanda di non superare le due tazze al giorno.
Ingredienti (per 1 tazza)
- Liquirizia: 1 bastoncino
- Anice stellato: 2 fiori
- Acqua: 300 ml
- Miele: 1 cucchiaio
- In un pentolino, versate la quantità d'acqua occorrente per ogni tazza che intendete preparare (300 ml a tazza).
- Al primo bollore, unite il bastoncino di liquirizia e due fiori di anice stellato (1 + 2 per ogni tazza).
- Lasciate sobbollire a fiamma bassa per 3 minuti.
- Spegnete, coprite e lasciate riposare per 7-10 minuti.
- Aggiungete un cucchiaio di miele per tazza e mescolate per farlo sciogliere.
- Gustate la tisana calda (in estate, è ottima fredda).
- Bere regolarmente questa tisana la sera aiuta a dormire e a calmare la tosse
- La bevanda che bevo al posto del caffè dopo pranzo, che mi sgonfia, rilassa e fa sentire meno stanca
- Bere la tisana al finocchio dopo i pasti sgonfia e aiuta ad avere la pancia piatta
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Vogue Spain.
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