Toiano, il paese fantasma della Toscana

Il borgo in provinci di Pisa iniziò a spopolarsi nel secolo scorso e ancora oggi è avvolto da un "cold case". Anche Oliviero Toscani provò a salvarlo.

Toiano, il paese fantasma della Toscana

C’è una Toscana ancora tutta da scoprire, autentica e segreta, completamente diversa dall’immagine da cartolina che viene mostrata ai turisti stranieri che – giustamente – se ne innamorano. Un territorio che arriva al mare passando attraverso colline, boschi, uliveti, vigneti e antichi borghi. Come Toiano, il borgo abbandonato che si trova su un poggio di tufo arenario tra Palaia e Castelfalfi, in provincia di Pisa.

Perché Toiano è un borgo fantasma

Il borgo iniziò a spopolarsi intorno agli Anni ’60 del secolo scorso, a seguito della crescente richiesta di operai in fabbrica che garantiva un’occupazione più stabile e meno dura dell’attività agricola. Ma Toiano è anche un borgo avvolto dal mistero. Proprio qui è stato commesso un famoso omicidio, quello della bella Elvira, al secolo Elvira Orlandini, che il 5 giugno del 1947 (giorno del Corpus Domini) a soli 22 anni venne trovata sgozzata nel bosco vicino, dove si recava per attingere acqua alla sorgente.

Dell’omicidio fu accusato il fidanzato, Ugo Ancillotti, veterano di guerra e dal carattere ombroso, con il quale si sarebbe dovuta sposare. Al processo, l’uomo fu dichiarato innocente per mancanza di prove, ma il colpevole non è mai stato trovato e ancora oggi il delitto della Bella Elvira è annoverato come un cosiddetto “cold case“. La sua tomba non si trova nel piccolo cimitero del borgo, ma presso il Botro della Lupa, dove fu consumato l’omicidio. La strada nel bosco offre meravigliosi panorami sulle colline e sui calanchi.

La storia travagliata del borgo

Il paese fu distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli. Le origini di Toiano risalgono all’alto Medioevo e la struttura del borgo resta ancora oggi quella di un castello, a cui si accede tramite un ponte, forse, in origine, levatoio. Inizialmente era sotto il dominio di Lucca, poi passò sotto Pisa e infine sotto Firenze, grazie al condottiero Rodolfo II Da Varano, che, alla vittoria, portò via una campana della rocca e la inviò come trofeo a Firenze, dove fu posta nel ballatoio di Palazzo Vecchio. Nel XIV secolo, il paese – da allora detto “Toiano Vecchio” – fu distrutto dai fiorentini e il territorio venne restituito ai pisani, in seguito agli accordi di pace tra le due città. Gli abitanti di Toiano ricostruirono quindi il villaggio – da allora detto “Toiano Nuovo”- ma, nel 1406, si arresero nuovamente al dominio di Firenze.

La rinascita di Toiano

In molti modi si è cercato di far risorgere Taiano, ma oggi resta disabitato. Era stato segnalato al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) qualche anno fa per il censimento dei “Luoghi del cuore” da salvare, raccogliendo, però, pochissimi voti (13) e posizionandosi 3.532° tra i luoghi da recuperare in Italia, praticamente inesistente. Ci aveva provato anche il celebre fotografo Oliviero Toscani da poco scomparso che, proprio qualche anno fa, stregato dal fascino di questo luogo, aveva dedicato a Toiano un concorso fotografico, rendendo quasi pensabile il ritorno della vita nell’antico borgo.

Oggi, i turisti che lo visitano ci vengono perché è situato in una zona di notevole interesse paesaggistico, quella delle Terre di Pisa, tra l’area palaiese e quella volterrana, tra le colline pisane e i calanchi di sabbia che sconfinano nelle balze della zona intorno a Volterra.

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