Trump e il solito ritornello a sinistra. Cerno: "La grammatica della democrazia è cambiata"

Mentre in Italia si discute sulla possibilità di assicurare maggiore tutela alle forze dell'ordine che, in piazza, diventano il bersaglio degli antagonisti violenti, negli Stati Uniti tutti è tutto pronto per la cerimonia di insediamento di Donald Trump, il tycoon che dopo aver stravinto alle elezioni è pronto a giurare come 47esimo presidente Usa. Se ne è discusso a 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità condotto da Paolo Del Debbio. "Se entro in una stanza e taglio il corpo con un coltello, vengo arrestato per tentato omicidio. Se invece faccio il chirurgo, seguo un protocollo e, a meno che non compia dei reati al di fuori di quella procedura, sono un luminare. Un poliziotto è già un cittadino uguale davanti alla legge quando compie dei reati, ma quando un presunto criminale decide di non fermarsi all'alta ed entra in un luogo che si chiama crimine, dove tu stai sfuggendo dallo Stato e chi ti insegue non sa chi sei, il tuo lavoro non deve darti un'immunità ma un protocoll

Trump e il solito ritornello a sinistra. Cerno: "La grammatica della democrazia è cambiata"

Mentre in Italia si discute sulla possibilità di assicurare maggiore tutela alle forze dell'ordine che, in piazza, diventano il bersaglio degli antagonisti violenti, negli Stati Uniti tutti è tutto pronto per la cerimonia di insediamento di Donald Trump, il tycoon che dopo aver stravinto alle elezioni è pronto a giurare come 47esimo presidente Usa. Se ne è discusso a 4 di sera, il talk-show di politica e di attualità condotto da Paolo Del Debbio. "Se entro in una stanza e taglio il corpo con un coltello, vengo arrestato per tentato omicidio. Se invece faccio il chirurgo, seguo un protocollo e, a meno che non compia dei reati al di fuori di quella procedura, sono un luminare. Un poliziotto è già un cittadino uguale davanti alla legge quando compie dei reati, ma quando un presunto criminale decide di non fermarsi all'alta ed entra in un luogo che si chiama crimine, dove tu stai sfuggendo dallo Stato e chi ti insegue non sa chi sei, il tuo lavoro non deve darti un'immunità ma un protocollo dentro il quale non puoi essere indagato se non hai compiuto reati per tua volontà", ha commentato il direttore de Il Tempo, ospite in collegamento con lo studio. 

 

 

In caso contrario, ha rimarcato Cerno, "favoriamo chi chiede la ricolta sociale e quei finti studenti che, il giorno prima in nome della Palestina e quello dopo in nome di Ramy, vanno in piazza a menare e dicono che questo è un governo violento". Quanto al nuovo vento che soffia nel mondo e che è effetto di una "nuova grammatica della democrazia", il direttore del quotidiano romano si è detto curioso della "mutazione" e del "nuovo impeto". Il rosso dei repubblicani ha trionfato negli Stati Uniti, ma fino all'ultimo "i grandi esperti d'America" scommettevano sulla vittoria della democratica Kamala Harris e dicevano che "Trump era un vecchio pronto ad andare in galera", ha ricordato Cerno. Invece, il risultato è stato "travolgente" e "ha riportato alla Casa Bianca un presidente che c'era già stato". Quello della sinistra sul tycoon, che viene spesso definito un pericolo per il mondo, è "il solito ritornello". "Biden non l'hanno rimosso i repubblicani ma i democratici. Quello che ha detto Trump, a chi sa come si ascolta un presidente degli Stati Uniti, non è che è un messaggio di un mondo che sta cambiando, più preciso rispetto agli sfottò su Panama e la Groenlandia. La grammatica della democrazia è cambiata", ha chiosato Cerno. 

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