"Trump un pericolo? Sì, per i nervi della sinistra": Capezzone senza freni

Il vero rischio in America non è l'autoritarismo ma il nuovo presidente degli Usa per i nervi della sinistra. Questo è il nucleo del pensiero di Daniele Capezzone, che stasera è stato uno degli ospiti di Paolo Del Debbio a 4 di sera. "Se io fossi stato un cittadino americano, avrei votato per Trump", ha premesso il direttore editoriale di Libero, che poi è passato a una confessione inattesa: "Io da questa mattina ho iniziato a pensare davvero che Trump sia un pericolo. Un pericolo per i nervi della sinistra: stanno veramente ridotti male".      L'atmosfera in studio è presto diventata frizzante. "Non siamo sull'orlo di un pericolo autoritario, siamo sull'orlo della crisi isterica della sinistra, che ricommette contro Trump lo stesso errore fatto per vent'anni con Berlusconi", ha continuato Capezzone. Il direttore editoriale di Libero si è allora rivolto agli "amici della sinistra". "Non avete capito niente: voi parlavate di Trump e quello invece parlava di inflazione, di economia,

"Trump un pericolo? Sì, per i nervi della sinistra": Capezzone senza freni

Il vero rischio in America non è l'autoritarismo ma il nuovo presidente degli Usa per i nervi della sinistra. Questo è il nucleo del pensiero di Daniele Capezzone, che stasera è stato uno degli ospiti di Paolo Del Debbio a 4 di sera. "Se io fossi stato un cittadino americano, avrei votato per Trump", ha premesso il direttore editoriale di Libero, che poi è passato a una confessione inattesa: "Io da questa mattina ho iniziato a pensare davvero che Trump sia un pericolo. Un pericolo per i nervi della sinistra: stanno veramente ridotti male". 

 

 

L'atmosfera in studio è presto diventata frizzante. "Non siamo sull'orlo di un pericolo autoritario, siamo sull'orlo della crisi isterica della sinistra, che ricommette contro Trump lo stesso errore fatto per vent'anni con Berlusconi", ha continuato Capezzone. Il direttore editoriale di Libero si è allora rivolto agli "amici della sinistra". "Non avete capito niente: voi parlavate di Trump e quello invece parlava di inflazione, di economia, di immigrazione", ha scandito dal centro dello studio. 

 

 

La novità, che ha lasciato i democratici e la sinistra italiana spiazzati, secondo il direttore editoriale di Libero, è che "lo hanno votato più neri del passato, più donne del passato, più ispanici del passato, più democratici del passato". "Peggio dei democratici c'è un sistema mediatico che da sei mesi racconta pu***nate totali. Ci avevano raccontato che Biden era pimpante e vagava per i prati salutando amici immaginari. Poi hanno detto che Kamala Harris era una santa. Nel frattempo qualcuno sparava a Trump. L'avete finita di raccontare putt***te?", ha concluso. 

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