Un forte terremoto scuote le isole Eolie. Scossa sentita fino a Palermo e Reggio Calabria
AGI - Forte scossa di terremoto nel Messinese, avvertita distintamente dalla popolazione. Secondo le prime stime dell'Ingv la scossa, registrata alle 16.19, è avvenuta in mare, nelle acque delle isole Eolie, con una magnitudo di 4.8 e con una profondità di 17 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente anche a Reggio Calabria, Palermo e nella provincia. Ingv, "Area con strutture tettoniche attive" "Si tratta di un'area di dinamica attiva, quindi è caratterizzata da eventi sismici". Lo ha detto all'AGI Stefano Branca, direttore dell'Ingv di Catania, a proposito della scossa di magnitudo 4.8 registrata al largo tra le isole di Alicudi e Filicudi. L'epicentro è stato in mare e l'ipocentro è stato localizzato a 18 km. "La zona - ha proseguito Branca - è fortemente sismica con strutture tettoniche attive che attraversano tutto il Tirreno". L'epicentro del terremoto, spiega l'Ingv in un approfondimento sul sito, è stato individuato a circa 50 km dalla costa della Sicilia s
AGI - Forte scossa di terremoto nel Messinese, avvertita distintamente dalla popolazione. Secondo le prime stime dell'Ingv la scossa, registrata alle 16.19, è avvenuta in mare, nelle acque delle isole Eolie, con una magnitudo di 4.8 e con una profondità di 17 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente anche a Reggio Calabria, Palermo e nella provincia.
Ingv, "Area con strutture tettoniche attive"
"Si tratta di un'area di dinamica attiva, quindi è caratterizzata da eventi sismici". Lo ha detto all'AGI Stefano Branca, direttore dell'Ingv di Catania, a proposito della scossa di magnitudo 4.8 registrata al largo tra le isole di Alicudi e Filicudi. L'epicentro è stato in mare e l'ipocentro è stato localizzato a 18 km. "La zona - ha proseguito Branca - è fortemente sismica con strutture tettoniche attive che attraversano tutto il Tirreno".
L'epicentro del terremoto, spiega l'Ingv in un approfondimento sul sito, è stato individuato a circa 50 km dalla costa della Sicilia settentrionale, tra le Isole di Alicudi e Filicudi. La scossa è stata seguita da altre 4 di magnitudo inferiore, compresa tra 2.5 e 3.4. La zona interessata, prosegue l'Istituto di vulcanologia - dalla sequenza sismica in corso appartiene a una piu' ampia fascia di deformazione ben nota per la sismicità precedente. Si tratta di una fascia orientata in senso circa est-ovest che corre parallelamente alla costa settentrionale siciliana (30-50 km a nord di essa) che in passato ha avuto terremoti di magnitudo fino a circa 6, tra i quali quello al largo di Palermo nel settembre 2002.
Quest'area dell'Arcipelago Eoliano è stata colpita storicamente da diversi eventi sismici, molti dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: in particolare i terremoti del 28 maggio 1980 (Mw 5.7), 5 marzo 1823 (Mw 5.8), 27 gennaio 1939 (Mw 5.1) che provoco' danni pari a un VII grado MCS all'Isola di Filicudi.
L'esperto: "Nessun rischio tsunami"
"Il rischio di tsunami è da escludere. Considerata l'intensità moderata del terremoto avvenuto in mare tra l'Isola si Alicudi e quella di Filicudi, con una magnitudo di 4.8, ci aspettiamo al massimo qualche scossa di assestamento". Lo ha spiegato all'AGI Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV). "Nell'area interessata, notoriamente sismica, la placca africana spinge verso quella europea e il movimento può causare appunto terremoti", dice l'esperta. "La scossa è stata registrata a 20 chilometri di profondità ed è stata percepita da un'area vasta della costa della Sicilia settentrionale e anche in alcune aree della Calabria", aggiunge. "Successivamente abbiamo registrato 3-4 scosse meno intense - continua Margheriti - suggerendoci che si tratta di una sequenza poco attiva. Il fatto che poi si sia verificato in mare ha certamente contribuito ad evitare danni". Se ci saranno scosse più forte nelle prossime ore o giorni impossibile saperlo. "Non possiamo prevederlo", conclude l'esperta.
La nota del governo
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, segue l'evolversi della situazione relativa alla forte scossa di terremoto nel Messinese. È in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti per monitorare gli sviluppi e coordinare eventuali interventi. È quanto informa una nota di palazzo Chigi.
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