"Un ragazzo con gli occhialetti alla Harry Potter...". Nervi tesi tra Romano e Tecce

Si consuma la lite tra Paolo Romano, consigliere regionale per il PD in Lombardia, e la giornalista Laura Tecce sul tema dei dazi imposti da Donald Trump. Il primo a parlare, nel corso della puntata del 28 febbraio de L'Aria che Tira, talk show di La7 condotto da David Parenzo, è l'esponente dem: “Quello che ha detto ieri Elly Schlein sul decidere da che parte stare, noi lo diciamo da molto prima che arrivassero le sparate da fuochi d'artificio di Trump. Durante la sua campagna elettorale Trump aveva annunciato i dazi verso l'Europa e noi avevamo detto una cosa molto chiara, che le lavoratrici e i lavoratori italiani avrebbero pagato il prezzo di quei dazi. Oggi di fronte all'annuncio di dazi al 25% noi abbiamo due stime che erano fatte sui dazi al 10% o al 20% molto più basse, che ci parlano di 1 o 2 punti di Pil, miliardi e miliardi di export bruciato, ma mi perdoni se vado alle cose più concrete, più di 60.000 posti di lavoro che rischiamo di perdere. Io chiedo a Giorgia Meloni, che

"Un ragazzo con gli occhialetti alla Harry Potter...". Nervi tesi tra Romano e Tecce

Si consuma la lite tra Paolo Romano, consigliere regionale per il PD in Lombardia, e la giornalista Laura Tecce sul tema dei dazi imposti da Donald Trump. Il primo a parlare, nel corso della puntata del 28 febbraio de L'Aria che Tira, talk show di La7 condotto da David Parenzo, è l'esponente dem: “Quello che ha detto ieri Elly Schlein sul decidere da che parte stare, noi lo diciamo da molto prima che arrivassero le sparate da fuochi d'artificio di Trump. Durante la sua campagna elettorale Trump aveva annunciato i dazi verso l'Europa e noi avevamo detto una cosa molto chiara, che le lavoratrici e i lavoratori italiani avrebbero pagato il prezzo di quei dazi. Oggi di fronte all'annuncio di dazi al 25% noi abbiamo due stime che erano fatte sui dazi al 10% o al 20% molto più basse, che ci parlano di 1 o 2 punti di Pil, miliardi e miliardi di export bruciato, ma mi perdoni se vado alle cose più concrete, più di 60.000 posti di lavoro che rischiamo di perdere. Io chiedo a Giorgia Meloni, che è andata anche nottetempo da Trump a fare i salamelecchi e che ha fatto dichiarazioni folli su Trump a suo sostegno durante le elezioni americane, e lo chiedo a Matteo Salvini, ci andate voi da 60.000 persone, da operai e cinquantenni con due figli a carico, da giovani trentenni che avevano appena iniziato nel nuovo posto di lavoro, a dirgli che voi avete glorificato e trattato come la soluzione a ogni problema una persona che oggi gli strappa il diritto ad un reddito? Perché noi di fronte a quelle fabbriche che sono già in difficoltà, in un'Italia che da quando c'è Meloni fa più di 22 mesi di fila di crollo della produzione industriale, ci siamo. Meloni non si è mai vista, come non si è mai vista in Parlamento. Allora ci dica da che parte sta. Sta con l'Europa per mettere un freno alle ambizioni di Trump e porsi al tavolo anche con nettezza dicendo ‘se arrivano i vostri dazi noi risponderemo con la stessa misura'. O fa quello che ha detto finora, cioè tratta da sola con Trump mettendoci in una posizione di isolamento e fa sì che le imprese italiane vedano lavoratrici e lavoratori rimanere a casa? Io sono per difendere il lavoro e le imprese italiane”.

 

 

Dopo il lungo discorso tocca a Tecce, che risponde per le rime “Sta scherzando? Non è chiaro cosa ha detto Romano, cioè se i lavoratori e le lavoratrici italiane sono a casa è colpa di Trump, è colpa di Meloni, non ho capito. Lei ha la palla di vetro e prevede che in futuro… Lei ha detto solo inesattezze. Non me lo deve insegnare lei come si fa il mio lavoro, non prendo lezioni da lei con questi occhialetti alla Harry Potter… Mi dice studia… Quando un ragazzo mi dice studia… I dazi ancora non ci sono”.

 

 

I toni si accavallano tra i due, con Parenzo che fatica a tenere la calma durante il botta e risposta. Romano ribatte alle parole di Tecce: “Bisogna andare a leggersi lo Svimez, ci sono i dati per ogni singolo settore del numero di lavoratrici e lavoratori che perdiamo con i dazi di Trump, se lei non lo ha letto le ho detto di andarlo a leggere, come vede le ho risposto. Vada a leggere e dica a quelle lavoratrici che rischiano di perdere il posto di lavoro se è giusto che la nostra premier vada da Trump al posto che difenderlo”.

 

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