Una pistola fantasma "stampata in 3D": ecco l'arma usata da Luigi Mangione
La pistola utilizzata da Mangione è stata identificata come una FMDA 19.2
La vicenda che ha coinvolto Luigi Mangione, accusato dell’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, ha portato nuovamente sotto i riflettori il mondo delle "ghost gun", le pistole "fantasma" stampate in 3D. Questo tipo di pistole, prive di numero di serie e costruite combinando componenti commerciali e fai-da-te, diventando sempre più affidabili e accessibili, rappresentano ormai una seria preoccupazione per chi sostiene il controllo sulle armi.
L'OMICIDIO E L'ARRESTO
Il 4 dicembre, Brian Thompson è stato ucciso a colpi di pistola di fronte all’hotel Hilton Midtown di Manhattan. La polizia ha rinvenuto sulla scena del crimine dei bossoli incisi con le parole “deny”, “defend” e “depose” – slogan apparentemente diretti contro le pratiche dell’industria sanitaria statunitense. Le indagini hanno rapidamente portato all’arresto di Luigi Mangione, 26enne di origini italiane, in un McDonald’s ad Altoona, in Pennsylvania.
Come confermato dalle autorità, Mangione era in possesso di una pistola stampata in 3D e di un manifesto scritto a mano in cui criticava il sistema sanitario americano e UnitedHealthcare. Questo dettaglio solleva interrogativi sull’intento dietro l’uso di un’arma non tracciabile e sull’eventuale simbolismo legato alla scelta di una pistola stampata.
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