Uno "Sportello dei sogni" per i malati di cancro, l'idea di Fiorangela
AGI - Realizzare un desiderio nel pieno della malattia. Regalare un sorriso, ma anche una speranza concreta a chi lotta contro il cancro. È questo l'obiettivo dello Sportello dei Sogni, iniziativa nata da un'idea di Fiorangela Giugliano, ex paziente oncologica e fondatrice del progetto. Attivo in tutta Italia, lo Sportello ha già esaudito oltre 130 sogni di pazienti ematologici e oncologici, adulti e bambini, ricoverati nei reparti di vari ospedali italiani. Le richieste arrivano tramite psico-oncologi, associazioni, social network o volontari definiti “acchiappa-sogni”. “Sognare aiuta a resistere, e in alcuni casi a guarire. Quando si chiede a una persona malata qual è il suo desiderio del cuore, accade qualcosa. Si riaccende la voglia di vivere”, spiega Giugliano, che dopo essere guarita da una leucemia mieloide acuta ha deciso di dedicare la sua vita all'ascolto e al sostegno dei pazienti. I sogni Tra i sogni realizzati: una giornata con la Guardia di Finanza per un ragazzo di 14

AGI - Realizzare un desiderio nel pieno della malattia. Regalare un sorriso, ma anche una speranza concreta a chi lotta contro il cancro. È questo l'obiettivo dello Sportello dei Sogni, iniziativa nata da un'idea di Fiorangela Giugliano, ex paziente oncologica e fondatrice del progetto. Attivo in tutta Italia, lo Sportello ha già esaudito oltre 130 sogni di pazienti ematologici e oncologici, adulti e bambini, ricoverati nei reparti di vari ospedali italiani.
Le richieste arrivano tramite psico-oncologi, associazioni, social network o volontari definiti “acchiappa-sogni”. “Sognare aiuta a resistere, e in alcuni casi a guarire. Quando si chiede a una persona malata qual è il suo desiderio del cuore, accade qualcosa. Si riaccende la voglia di vivere”, spiega Giugliano, che dopo essere guarita da una leucemia mieloide acuta ha deciso di dedicare la sua vita all'ascolto e al sostegno dei pazienti.
I sogni
Tra i sogni realizzati: una giornata con la Guardia di Finanza per un ragazzo di 14 anni, un microfono acceso a Radio Capital per una donna di 51 anni, un incontro con lo chef Antonino Esposito, una casetta sull'albero, un backstage con un fotografo di moda, un abbraccio con i propri idoli del calcio o della musica.
“Ogni sogno è gratuito per il paziente. Viene costruito con delicatezza, rispetto e partecipazione. La nostra bacchetta magica è simbolica, ma funziona davvero”, aggiunge la fondatrice. Lo Sportello consegna anche un “kit dei sogni” – una bacchetta e una federa colorata – simboli di accoglienza, calore e possibilità. L'idea nasce dall'esperienza personale della stessa Giugliano durante il ricovero, quando chiedeva alla madre di portarle le federe di casa “perché avevano il profumo della normalità”.
“La speranza è parte integrante del percorso di cura. La realizzazione di un sogno può cambiare lo sguardo sul proprio futuro”, conferma la dott.ssa Simona Abate, dirigente psicologo dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma e referente scientifica del progetto. Il progetto, partito da Salerno, oggi collabora con reparti oncologici in tutta Italia. Al Pascale di Napoli è attivo anche il “sogno sospeso”, in attesa di essere adottato da chi desidera offrire il proprio contributo.
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