Ursula Von der Truppen in cerca dei fondi per armare l'Europa

Oggi è il giorno in cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen informerà i 27 Paesi dell'Unione sul piano di riarmo dell'Europa. «Sto preparando intensamente il Consiglio europeo insieme al presidente Antonio Costa. E in effetti domani informerò gli Stati membri, con una lettera, sul piano di riarmo dell'Europa» ha spiegato l'inquilina di Palazzo Berlaymont in vista del vertice Ue straordinario di giovedì 6 marzo. «Abbiamo bisogno - ha proseguito von der Leyen - di un massiccio aumento della difesa, senza dubbio vogliamo una pace duratura, ma una pace duratura può essere costruita solo sulla forza e la forza inizia con il rafforzamento di noi stessi. Questo è lo scopo del piano che presenterò agli Stati membri: l'Europa riarmata» ha concluso la presidente. Il piano dovrebbe chiamarsi «Rearm Europe» e alcuni dettagli sono stati anticipati da von der Leyen parlando da Londra dopo il summit per l'Ucraina. «Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa. Dobbiamo davvero in

Ursula Von der Truppen in cerca dei fondi per armare l'Europa

Oggi è il giorno in cui la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen informerà i 27 Paesi dell'Unione sul piano di riarmo dell'Europa. «Sto preparando intensamente il Consiglio europeo insieme al presidente Antonio Costa. E in effetti domani informerò gli Stati membri, con una lettera, sul piano di riarmo dell'Europa» ha spiegato l'inquilina di Palazzo Berlaymont in vista del vertice Ue straordinario di giovedì 6 marzo.

«Abbiamo bisogno - ha proseguito von der Leyen - di un massiccio aumento della difesa, senza dubbio vogliamo una pace duratura, ma una pace duratura può essere costruita solo sulla forza e la forza inizia con il rafforzamento di noi stessi. Questo è lo scopo del piano che presenterò agli Stati membri: l'Europa riarmata» ha concluso la presidente. Il piano dovrebbe chiamarsi «Rearm Europe» e alcuni dettagli sono stati anticipati da von der Leyen parlando da Londra dopo il summit per l'Ucraina. «Dobbiamo riarmare urgentemente l'Europa. Dobbiamo davvero intensificare in modo massiccio la produzione militare e gli investimenti» ha rimarcato la presidente.

 

Il piano di Ursula è chiaro. Dopo aver attaccato frontalmente Trump che, non a caso, non ha voluto incontrare l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas. E dopo il disastroso incontro fra Zelensky e Trump alla Casa Bianca i governi europei sentono come non mai l'urgenza del riarmo visto il timore di un abbandono dell'Ucraina da parte degli Stati Uniti con tutto quello che ne comporterebbe anche per l'Europa. Non solo da un punto di vista economico ma anche infrastrutturale. E anche su questo fronte l'Unione sta lavorando per non farsi trovare impreparata. Se Elon Musk decidesse di privare l'Ucraina della sua rete Internet satellitare Starlink, la Commissione europea sarebbe in grado di fornire in poco tempo una copertura temporanea per gli ucraini. L'Esecutivo Ue ha discusso di questo con le autorità ucraine. In attesa di sviluppare un miglior posizionamento di Galileo e Copernicus, ma anche di IRIS2, una nuova costellazione la cui operatività è prevista solo nel 2030, l'Ue può utilizzare Govsatcom, una rete che riunisce le capacità satellitari dei governi nazionali. I paesi dovranno cioè in qualche modo unire le loro capacità tramite accordi temporanei.

 

A quanto si apprende, si stava già pianificando da tempo l'idea di usare questo sistema, ora se c'è un'accelerazione da Washington, che comunque non si auspica, Bruxelles potrebbe ricorrere a tale strumento in modo urgente Da Palazzo Berlaymont emerge come i tecnici dell'esecutivo europeo siano da mesi al lavoro sul libro bianco della Difesa. Decise però le modalità, anche se tutto rimane aperto fino all'ultimo per limare ogni dettaglio, c'è bisogno di trovare le risorse. La carta che von der Leyen vorrebbe spendersi è quella della possibilità di riutilizzare per la difesa le risorse non spese nel Next Generation Eu, circa 94 miliardi di euro, il programma che doveva permettere agli Stati membri una ripresa economica dopo la pandemia. Più complicato pensare all'istituzione di un ente nuovo, una specia di «banca per il riarmo».

Secondo il Financial Times un'altra fonte per alimentare il capitolo per la difesa comune potrebbero essere prelevati dai fondi strutturali. Dal piano Juncker, nato per sostenere la competitività in Europa, potrebbero arrivare altre risorse (circa 50 miliardi). Poi la Commissione inviterà i governi a far uso di istituzioni finanziarie ad hoc. Un ruolo di primo piano potrebbe averlo la Banca europea di investimenti, mentre appare più complicato pensare di ricorrere al Meccanismo europeo di Stabilità. Altra ipotesi è quella di utilizzare i circa 200 miliardi di euro di fondi russi congelati nelle banche europee, una proposta che ha vagliato anche Emmanuel Macron nel faccia a faccia con Trump.

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