Usaid, aiuti concessi solo a chi se li merita

«L'ordine globale del dopoguerra non è solo obsoleto; è ora un'arma usata contro di noi». Così il nuovo Segretario di Stato americano Marco Rubio (nato a Miami, Florida, ma cresciuto a Las Vegas, Nevada, dove il padre lavora come barista e la madre come donna delle pulizie in un hotel. Marco si laurea a pieni voti in legge grazie a una borsa di studio per atleti: gioca molto bene a football), il primo latinoamericano ad assumere la carica di Ministro degli Esteri più importante del mondo (stridente il contrasto con il suo predecessore Antony Blinken, di agiata famiglia newyorkese, studi alla Dalton School di Manhattan e College ad Harvard, per poi conseguire il PhD alla Columbia University, non lontano da Central Park). Solo cogliendo nel profondo il senso delle parole di Rubio (quindi di Elon Musk, quindi di Donald Trump) si capisce cosa sta succedendo in America. E solo utilizzandole in chiave operativa si capisce perché la nuova amministrazione vede come il fumo negli occhi l'agenzi

Usaid, aiuti concessi solo a chi se li merita

«L'ordine globale del dopoguerra non è solo obsoleto; è ora un'arma usata contro di noi». Così il nuovo Segretario di Stato americano Marco Rubio (nato a Miami, Florida, ma cresciuto a Las Vegas, Nevada, dove il padre lavora come barista e la madre come donna delle pulizie in un hotel. Marco si laurea a pieni voti in legge grazie a una borsa di studio per atleti: gioca molto bene a football), il primo latinoamericano ad assumere la carica di Ministro degli Esteri più importante del mondo (stridente il contrasto con il suo predecessore Antony Blinken, di agiata famiglia newyorkese, studi alla Dalton School di Manhattan e College ad Harvard, per poi conseguire il PhD alla Columbia University, non lontano da Central Park). Solo cogliendo nel profondo il senso delle parole di Rubio (quindi di Elon Musk, quindi di Donald Trump) si capisce cosa sta succedendo in America. E solo utilizzandole in chiave operativa si capisce perché la nuova amministrazione vede come il fumo negli occhi l'agenzia Usaid, la cui probabile chiusura sta facendo impazzire le anime belle, tendenza arcobaleno, di mezzo mondo (Europa in primis, Italia compresa).

 

 

Cos'è questa agenzia (fondata nel 1961 durante l'amministrazione Kennedy)? Un forziere da 50 miliardi di dollari l'anno che finanzia programmi di assistenza nelle zone del mondo più bisognose (Africa, Medio Oriente, Asia), mettendo a disposizione risorse per programmi di vario genere (alimentari, sanitari, campagne d'informazione). Ora, faccio una semplice riflessione, che mi pare al centro del programma di Trump e della sua squadra. Prendiamo Africa e Medio Oriente, dove le manifestazioni di ostilità verso l'America e l'Occidente in generale sono diffuse. Ma perché mai bisogna spendere miliardi verso Paesi i cui vertici politici anziché ringraziare tollerano vere e proprie esplosioni di odio proprio verso chi li aiuta? Ma che razza di «multilateralismo» è quello in base al quale l'Occidente paga per essere insultato e aggredito, chiarito che i flussi migratori clandestini altro non sono che moderna arma di guerra?

 

 

Vedremo se Doge, la struttura guidata da Musk, arriverà a scoprire gestioni poco chiare dei soldi, ma il punto non è neanche tanto quello. Il punto è che siamo arrivati ad un momento nel quale è ora di dire a chiare lettere che gli aiuti vanno concessi a chi se li merita, altrimenti meglio costruire un nuovo ospedale con quei soldi, nell'Iowa o in Basilicata. Chissà se un giorno anche a Bruxelles riusciranno a ragionare come si deve.

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