Vacanze sostenibili in montagna, le mete più green
Sono tante le destinazioni montane nel mondo che promuovono un turismo sostenibile: l'11 dicembre è la Giornata Internazionale della Montagna.
Ogni anno, l’11 dicembre, si celebra la Giornata Internazionale delle Montagne, un’occasione per riflettere sull’importanza delle montagne, che coprono circa il 25% della superficie terrestre e ospitano oltre il 10% della popolazione mondiale. Le montagne non sono solo luoghi di straordinaria bellezza naturale, ma sono anche ecosistemi delicati che svolgono un ruolo cruciale per la biodiversità e il benessere dell’intero pianeta.
Il turismo sostenibile nelle località montane è un approccio che pone al centro la tutela dell’ambiente, la conservazione delle risorse naturali e il rispetto delle tradizioni locali. Alcune destinazioni di montagna, come quelle delle Dolomiti, stanno diventando esempi virtuosi di come sia possibile conciliare l’attività turistica con la salvaguardia del territorio. Scopriamo insieme alcune di queste località che promuovono un turismo rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.
Castelrotto e l’Alpe di Siusi
Castelrotto, Siusi allo Sciliar, Fiè allo Sciliar, Tires al Catinaccio e l’Alpe di Siusi formano insieme la regione dolomitica Alpe di Siusi, una delle zone più affascinanti delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità Unesco. Queste località non solo offrono panorami mozzafiato e un’ampia scelta di attività all’aria aperta, ma sono anche impegnate a preservare l’ambiente attraverso una serie di iniziative sostenibili.
Il concetto di “vacanza sostenibile” qui è ben radicato: l’obiettivo è garantire che le risorse naturali vengano utilizzate in modo oculato, evitando il sovrasfruttamento del territorio. La gestione sostenibile delle risorse locali, la promozione di infrastrutture ecocompatibili e la protezione della biodiversità sono principi che guidano ogni decisione, dalla costruzione degli impianti di risalita fino alla scelta dei materiali per l’edilizia turistica.
L’Alpe di Siusi, in particolare, ha ricevuto la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), un riconoscimento internazionale che attesta l’impegno della regione verso un turismo ecologico, socio-economicamente equo e culturalmente rispettoso. Una delle caratteristiche distintive della zona è l’uso dei mezzi pubblici e la promozione della mobilità elettrica per ridurre l’impatto ambientale del turismo.
La Val d’Ega
La Val d’Ega, situata ai piedi delle maestose vette dolomitiche, è un altro esempio di destinazione montana che ha abbracciato il concetto di sostenibilità. La regione ha sviluppato un programma di turismo sostenibile che segue i criteri del Global Sustainable Tourism Council (GSTC), ottenendo anch’essa la certificazione che garantisce un approccio responsabile al turismo.
La Val d’Ega si distingue per il suo impegno nel promuovere una mobilità ecologica: i visitatori sono incoraggiati a lasciare l’auto parcheggiata e a esplorare la valle utilizzando mezzi pubblici, biciclette o percorrendo sentieri a piedi. I trasporti pubblici sono ben sviluppati e collegano le località in modo efficiente, mentre gli impianti di risalita sono alimentati da energia rinnovabile. Inoltre, la gastronomia locale offre piatti tipici preparati con ingredienti provenienti da agricoltura biologica e a km zero.
In Val d’Ega, le attività all’aria aperta sono pensate per minimizzare l’impatto ambientale, come il trekking, il ciclismo e lo sci invernale, dove si promuovono pratiche ecocompatibili. Durante i Green Events, gli ospiti possono partecipare a iniziative che sensibilizzano sulla protezione dell’ambiente, come escursioni guidate o workshop sulla sostenibilità.
Zermatt, in Svizzera
Zermatt, una delle destinazioni più iconiche delle Alpi svizzere, si distingue per il suo impegno verso la sostenibilità, applicata a tutti e tre i suoi aspetti fondamentali: economico, ecologico e sociale. Una delle iniziative di punta di Zermatt è la rinaturalizzazione dei terreni alpini. Nel 2013, Zermatt ha ricevuto il premio Greening per il suo impegno nella rinaturalizzazione delle superfici montane, un lavoro che rispetta e promuove la delicatezza dell’ecosistema alpino. Il gruppo di lavoro per l’inverdimento delle superfici in quota, attivo dal 1996, è dedicato a implementare interventi ecologici che preservano l’integrità naturale della regione, riducendo al minimo l’impatto delle attività turistiche.
In termini di innovazione tecnologica, Zermatt è all’avanguardia con le sue strutture e impianti. Il Matterhorn Glacier Paradise, il ristorante più alto d’Europa, è certificato MINERGIE-P®, un sigillo di qualità per edifici a basso consumo energetico. Grazie a soluzioni edilizie eco-compatibili, come l’uso di legno prefabbricato, isolatione termica avanzata e impianti fotovoltaici, Zermatt ha dimostrato un notevole impegno nel ridurre l’impatto ambientale. La tecnologia solare integrata nella facciata sud del ristorante ha infatti ottenuto il Premio Solare Svizzero ed Europeo nel 2010, sottolineando l’importanza di un approccio sostenibile nelle costruzioni anche in condizioni estreme.
Anche nel trattamento delle risorse idriche, Zermatt ha adottato soluzioni innovative per la gestione dell’acqua. Il complesso processo di trasporto dell’acqua potabile a quasi 4.000 metri di altitudine prevede il recupero e il riutilizzo delle acque reflue attraverso un impianto di trattamento microbiologico, riducendo così al minimo l’impatto sull’ambiente.
Per quanto riguarda la mobilità, il comprensorio di Zermatt Bergbahnen ha sviluppato impianti di risalita all’avanguardia, come la cabinovia di Kumme, la prima in Svizzera a utilizzare il sistema AURO (Autonomous Ropeway Operation), che consente l’operazione automatica e senza operatore, monitorata da un sistema avanzato di sensori e telecamere. Questa tecnologia non solo migliora l’efficienza, ma riduce anche l’impatto umano e aumenta la sicurezza.
Zermatt non si limita a migliorare l’infrastruttura, ma è anche attenta alla salvaguardia della fauna selvatica e alla protezione degli habitat naturali. Con pendii incontaminati che ospitano una fauna ricca e diversificata, Zermatt si impegna a minimizzare i conflitti tra le attività turistiche e la natura.
Bansko, nei Balcani
Bansko, una delle principali località sciistiche della Bulgaria, è diventata un esempio di come il turismo in montagna possa coesistere con la tutela dell’ambiente e il rispetto del patrimonio naturale. Situata ai margini del Pirin National Park, un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, Bansko ha investito in iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale delle sue infrastrutture sciistiche.
Secondo un rapporto di monitoraggio condotto da Unesco lo scorso anno, le strutture sciistiche di Bansko non hanno alcun impatto negativo sull’ecosistema del parco. La sostituzione e modernizzazione degli impianti di risalita, infatti, sono state realizzate in modo adeguato, senza compromettere il valore del sito naturale protetto. Il rapporto conferma che le nuove strutture sono state progettate e implementate in armonia con l’ambiente circostante, contribuendo a preservare la bellezza del Pirin National Park.
Grazie a queste iniziative, Bansko offre ai visitatori un’esperienza sciistica che non solo consente di godere delle splendide montagne, ma lo fa nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. I turisti che scelgono Bansko possono essere certi di trascorrere una vacanza all’insegna della natura e del rispetto per l’ambiente, in completa armonia con la Unesco e altre autorità di conservazione internazionale.
Inoltre, l’approccio eco-friendly di Bansko si estende anche ad altre aree, come la gestione delle risorse naturali, la promozione del trasporto sostenibile e la sensibilizzazione dei visitatori verso l’importanza di preservare il fragile equilibrio ecologico delle montagne bulgare.
Tignes, la montagna francese
Tignes, situata nel cuore delle Alpi francesi, è una delle località montane più avanzate nella promozione di un turismo sostenibile. Conosciuta per la sua bellezza naturale e per l’incredibile offerta di attività all’aperto, Tignes non è solo una meta per gli amanti dello sport e della montagna, ma anche un modello di impegno per la salvaguardia dell’ambiente. Questo impegno si riflette nella sua certificazione Green Globe, ottenuta nel 2015, che premia le destinazioni turistiche che contribuiscono attivamente al benessere della società e del pianeta.
La certificazione Green Globe è un programma internazionale che riconosce le aziende e le destinazioni turistiche impegnate nel migliorare l’impatto ambientale e sociale delle loro attività. Per ottenere questa certificazione, le destinazioni devono soddisfare oltre 300 requisiti suddivisi in 40 aree tematiche, che vanno dalla protezione dell’ambiente alla gestione sostenibile del turismo e al supporto delle economie locali. L’obiettivo di Tignes è di garantire che le sue operazioni siano sostenibili in tutti i sensi, rispettando i tre principali pilastri dello sviluppo sostenibile: economico, sociale e ambientale.
Tra il 2016 e il 2017, la Société des Téléphériques de la Grande Motte (STGM), che gestisce gli impianti di risalita a Tignes, ha implementato diverse iniziative per rendere il resort più sostenibile. Tra queste, il riciclo dei biglietti per ridurre i rifiuti e un sistema di raccolta differenziata per materiali come ferro, carta e batterie. Inoltre, Tignes ha distribuito posacenere tascabili per evitare l’abbandono di mozziconi di sigaretta, e ha privilegiato l’uso di prodotti ecologici nelle strutture. Il personale è stato sensibilizzato sui temi ambientali, mentre gli impianti sono stati progressivamente aggiornati con tecnologie più ecologiche per ridurre l’uso di combustibili fossili e migliorare l’efficienza energetica.
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