Valanga in Punta Val grande: tra le tre vittime anche un velista di Mascalzone Latino
AGI - Era un velista molto noto a livello nazionale e internazionale uno dei tre giovani di Verbania morti sotto la valanga che oggi a mezzogiorno si e' staccata dalla parete est della Punta Valgrande in alta val Divedro al confine tra l'Ossola e la Confederazione Elvetica. Si chiamava Matteo Auguardo, aveva 48 anni, ed era stato il prodiere dell'equipaggio di Mascalzone Latino, una delle barche italiane che hanno disputato l'Americas Cup. Auguardo aveva partecipato con ottimi successi anche a diverse competizioni mondiali in diverse specialita' di vela. Auguardo lascia la moglie Rachele e due figlie piccole. Le altre due vittime sono Gaudenzio Bonini di Ghiffa, 65 anni, titolare di un'autoscuola, e Matteo Lomazzi di Verbania, 34 anni, operaio frontaliere. I due superstiti sono Lorenzo Locarni di Verbania, 32 anni, insegnante; e Renato Rossi di Verbania, 63 anni, architetto. Il distacco di una grossa massa nevosa si è verificato a oltre 2000 metri di quota. A dare l'allarme è s
AGI - Era un velista molto noto a livello nazionale e internazionale uno dei tre giovani di Verbania morti sotto la valanga che oggi a mezzogiorno si e' staccata dalla parete est della Punta Valgrande in alta val Divedro al confine tra l'Ossola e la Confederazione Elvetica.
Si chiamava Matteo Auguardo, aveva 48 anni, ed era stato il prodiere dell'equipaggio di Mascalzone Latino, una delle barche italiane che hanno disputato l'Americas Cup. Auguardo aveva partecipato con ottimi successi anche a diverse competizioni mondiali in diverse specialita' di vela. Auguardo lascia la moglie Rachele e due figlie piccole.
Le altre due vittime sono Gaudenzio Bonini di Ghiffa, 65 anni, titolare di un'autoscuola, e Matteo Lomazzi di Verbania, 34 anni, operaio frontaliere.
I due superstiti sono Lorenzo Locarni di Verbania, 32 anni, insegnante; e Renato Rossi di Verbania, 63 anni, architetto.
Il distacco di una grossa massa nevosa si è verificato a oltre 2000 metri di quota. A dare l'allarme è stata una persona che ha visto direttamente la valanga cadere sulle persone che transitavano in zona. Le operazioni di ricerca e soccorso sono gestite dal Soccorso alpino Valdossola, anche con le unità cinofile, e il soccorso alpino della guardia di finanza.
Arpa aveva segnalato il pericolo
Gli escursionisti si sono avventurati in quota nonostante il bollettino dell'Arpa Piemonte, per la zona dove si è verificato il grosso distacco di neve, segnalasse per oggi un pericolo molto marcato. "La neve fresca - si legge nel bollettino - e gli accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali in quota". Secondo quanto si apprende, la morte dei tre escursionisti rimasti vittime non e' stata causata dal soffocamento, ma dai forti traumi.
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