"Vermiglio" fuori dagli Oscar. Rossellini in corsa come migliore attrice non protagonista

AGI - Fa una certa impressione sentire Rachel Sennott e Bowen Yang annunciare le nomination alla 97esima edizione degli Oscar e pronunciare un cognome che fa parte della storia del cinema: Rossellini. E' infatti Isabella, figlia attrice del grande Roberto, regista padre del Neorealismo italiano che all'Oscar fu candidato solo una volta, nel 1950, per la sceneggiatura di 'Paisà' (peraltro in coabitazione con Alfred Hayes, Federico Fellini, Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Marcello Pagliero). L'attrice, che vanta una madre non meno famosa, Ingrid Bergman, che di Oscar invece ne ha portati a casa ben tre prima di innamorarsi di Rossellini e dedicarsi a film che dovevano entrare nella storia del cinema e non solo in quella del box office Usa, è nominata come miglior interprete femminile non protagonista per 'Conclave' di Edward Berger. E' su di lei che quest'anno si fonda la speranza dell'Italia di portare a casa una statuetta.   Nella sua categoria se la vedrà con Monica Barbaro per

"Vermiglio" fuori dagli Oscar. Rossellini in corsa come migliore attrice non protagonista

AGI - Fa una certa impressione sentire Rachel Sennott e Bowen Yang annunciare le nomination alla 97esima edizione degli Oscar e pronunciare un cognome che fa parte della storia del cinema: Rossellini. E' infatti Isabella, figlia attrice del grande Roberto, regista padre del Neorealismo italiano che all'Oscar fu candidato solo una volta, nel 1950, per la sceneggiatura di 'Paisà' (peraltro in coabitazione con Alfred Hayes, Federico Fellini, Roberto Rossellini, Sergio Amidei e Marcello Pagliero). L'attrice, che vanta una madre non meno famosa, Ingrid Bergman, che di Oscar invece ne ha portati a casa ben tre prima di innamorarsi di Rossellini e dedicarsi a film che dovevano entrare nella storia del cinema e non solo in quella del box office Usa, è nominata come miglior interprete femminile non protagonista per 'Conclave' di Edward Berger. E' su di lei che quest'anno si fonda la speranza dell'Italia di portare a casa una statuetta.

 

Nella sua categoria se la vedrà con Monica Barbaro per 'A Complete Unknown', Ariana Grande per 'Wicked', Felicity Jones per 'The Brutalist' e Zoe Saldana per 'Emilia Pe'rez'. Niente da fare, invece, per 'Vermiglio' di Maura Delpero, film bellissimo ma molto difficile, che resta fermo ai box della 'short list' e non entra in pista nella cinquina candidata agli Oscar come miglior film internazionale. In quella categoria, dove sembra 'Emilia Perez' non abbia avversari e abbia già ipotecato uno dei 13 Oscar a cui è candidato, il più sicuro di tutti (ancora non ci sono quote per le scommesse ma è facile ipotizzare quote piatte), l'Italia non vince dal 2014 ('La grande bellezza' di Paolo Sorrentino), mentre lo scorso anno arrivò in cinquina con 'Io capitano' di Matteo Garrone.

 

Se 'Vermiglio' era un sogno e Rossellini una speranza concreta (già candidata anche al Golden Globe), dispiace non vedere il nome di Luca Guadagnino in nomination. Il suo 'Challengers' correva alla nomination in due categorie - sceneggiatura originale e colonna sonora originale - ma resta a bocca asciutta. C'è infine, in chiave italiana, il caso di 'C'è ancora domani'. Il film campione d'incassi in Italia di Paola Cortellesi era stato inserito dall'Academy nella 'Reminder List of Productions Eligible' tra i 207 lungometraggi in corsa per una nomination agli Oscar come miglior film dell'anno.

 

 

 

Una selezione prestigiosa per questa pellicola ('There is still tomorrow', il titolo con cui il film è stato distribuito negli Usa dove è stato programmato nelle sale per almeno sette giorni nell'arco del 2024) le cui speranze di entrare tra i dieci in nomination comunque, come ha commentato ironicamente Cortellesi citando un suo film di successo, sarebbero durate "come un gatto in tangenziale". Passando alle candidature principali per la 97esima edizione, si registra un possibile nuovo caso 'Parasite'. Come il film del sudcoreano Bong Joon-ho che nel 2019 sbancò agli Oscar vincendo come miglior film nelle categorie 'film internazionale' e 'film dell'anno' oltre a miglior regia e sceneggiatura originale, stavolta è il musical 'Emilia Perez' di Jacques Audiard a candidarsi a dominare la notte degli Oscar, in programma il 2 marzo (nella notte italiana tra il 2 e il 3), con 13 nomination.

 

Dietro al film francese due pellicole con 10 nomination ciascuna: il musical 'Wicked' con Ariana Grande e 'The Brutalist' con Adrien Brody. Saranno questi tre film, insieme probabilmente a 'A complete unknown' biopic su Bob Dylan con Timothèe Chalamet le pellicole che si giocheranno la statuetta come miglior film dell'anno. Tra i 10 in nomination anche 'Anora' di Sean Baker, 'Conclave' di Edward Berger, film con Isabella Rossellini girato a Cinecitta', 'Dune 2' sempre con Chalamet, il brasiliano 'Io sono ancora qui' (candidato anche come miglior film internazionale), 'Nickel boys' di RaMell Ross e l'horror 'The substance' con Demi Moore candidata come miglior attrice.

 

Con la ex star di 'Ghost' anche la spagnola Karla Sofia Gascon, protagonista di 'Emilia Perez', la prima attrice trans a essere nominata come miglior attrice protagonista. Le altre tre in lizza sono Cynthia Erivo per 'Wicked', Mikey Madison per 'Anora' e Fernanda Torres per 'Io sono ancora qui'. Per la regia c'è una sola donna in nomination: Coralie Fargeat è candidata per l'horror 'The substance'. Con lei sono in corsa per la regia Sean Baker ('Anora'), Brady Corbet ('The Brutalist'), James Mangold ('A Complete Unknown') e Jacques Audiard ('Emilia Pe'rez'). Per il miglior attore, oltre al favorito Timothe'e Chalamet ci sono Adrien Brody per 'The Brutalist', Colman Domingo per 'Sing Sing', Ralph Fiennes per 'Conclave' e Sebastian Stan per 'The Apprentice'. Infine miglior attore non protagonista. In cinquina Yura Borisov per 'Anora', Kieran Culkin per 'A Real Pain', Edward Norton per 'A Complete Unknown', Guy Pearce per 'The Brutalist' e Jeremy Strong per 'The Apprentice'. 

 

 

Rossellini, vorrei che i miei genitori fossero vivi

Isabella Rossellini è candidata all'Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnes in "Conclave". Completano la cinquina Monica Barbaro, ("A Complete Unknown"), Ariana Grande, ("Wicked"), Felicity Jones ("The Brutalist") e Zoe Saldana ("Emilia Perez"). 

 

"Quando ero giovane sono sempre stata identificata come la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Invecchiando, questo non succede spesso e mi manca soprattutto oggi. Vorrei che i miei genitori fossero vivi per festeggiare con me questo grande onore. E anche oggi con questa gioia in mente non posso fare a meno di indugiare nell'aldilà a David Lynch. La nostra collaborazione è stata fondamentale per la mia comprensione dell'arte della recitazione". In un commosso post sui social Isabella Rossellini festeggia la nomination come miglior attrice non protagonista per 'Conclave'.

"È il mio passato, tutto ciò che ho in me che ho portato alla mia interpretazione di sorella Agnes nel film 'Conclave' - continua - lavorando sotto la chiara e tagliente regia di Edward Berger, il suo incredibile cast e la sua troupe, soprattutto l'ineguagliabile Ralph Fiennes. Grazie all'Academy - conclude - sono molto commossa".

 

 

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