Vita online e offline, il divario che fa soffrire la Gen Z: ecco un servizio per uscirne

Un esperimento con gli avatar AI per raccontarsi, un servizio per essere ascoltati e un podcast per sentirne parlare: l'impegno di Lenovo per la salute mentale dei giovani, online e offline.

Vita online e offline, il divario che fa soffrire la Gen Z: ecco un servizio per uscirne

Il 75% dei ragazzi italiani della Generazione Z vorrebbe affrontare conversazioni profonde con la propria famiglia nella vita reale ma non sa come fare, e il 38% ritiene sia più facile esprimersi online piuttosto che offline.

Sono dati che raccontano uno scollamento tra la vita reale e quella digitale, quelli raccolti dalla ricerca commissionata da Lenovo (di cui abbiamo visto le ultime uscite in ambito PC al CES, oltre che le nuove Legion GO S) per il Safer Internet Day in relazione alla Generazione Z, ovvero quella dei nati tra il 1995 e il 2010.

Una distanza tra il reale e il digitale che porta molti giovani a esprimersi in modo decisamente più libero sui social e sul web, con il risultato che spesso le loro personalità digitali finiscono per essere più strutturate e vicine alle loro istanze di quanto non lo siano le persone che le animano dietro lo schermo.


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