Vitamina K, a cosa serve e dove si trova

Perché la vitamina K è così importante per la salute e in...

Salute e bellezza Gen 19, 2025 0 46 Aggiungi elenco di lettura

Vitamina K, a cosa serve e dove si trova

Perché la vitamina K è così importante per la salute e in quali cibi trovarla

Se, come la splendida Jennifer Lopez, siete degli avidi consumatori di broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles, potreste avere già un livello sufficiente di vitamina K. Si tratta di una vitamina poco nota e meno chiacchierata delle altre (come la vitamina D, la C o la E), ma è altrettanto vitale. Soprattutto considerando che la carenza di vitamina K riguarda il 13% degli adulti, secondo la National Library of Medicine. Questa vitamina è essenziale per una corretta coagulazione del sangue, per la salute delle ossa, per prevenire l'osteoporosi, per la salute del cuore e per la corretta assimilazione della vitamina D, sostanza vitale specialmente nei mesi invernali, quando non può regalarcela la luce del sole. Ma possiamo fare scorta di questa vitamina solo consumando i cibi giusti, o dovremmo assumerla attraverso integratori alimentari? Capiamo meglio.

A cosa serve la vitamina K?

Con il termine vitamina K si indica un insieme di vitamine liposolubili, che possiamo distinguere in due gruppi:

La vitamina K1 o fillochinone, che si trova soprattutto in verdure a foglie verdi
La vitamina K2 o menaquinone, che si trova in cibi di origine animale e in alimenti fermentati, ma può anche essere prodotta dai batteri dell’intestino

Tra le funzioni della vitamina K:

È essenziale per la corretta coagulazione del sangue
Rinforza le ossa, e può prevenire l'osteoporosi e le fratture dopo la menopausa
Recenti studi hanno indicato che potrebbe prevenire il morbo di Alzheimer
Associata alla vitamina D, la vitamina K2 ne potenzia sia l'efficacia che la sicurezza, minimizzando il rischio di alzare troppo i livelli di calcio nell'organismo

Dove si trova la vitamina K? Gli alimenti più ricchi

Una dieta ricca e variata può fornire quantità sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero di vitamina K. In aggiunta, la vitamina K può essere prodotta dalla flora intestinale, e quando ne consumiamo troppa, l’eccesso viene immagazzinato nel fegato, e poi rilasciato al bisogno. Gli alimenti che ne contengono di più sono:

Verdure a foglie verdi come spinaci, bieta, cime di rapa, o cavolo nero
Cavolfiori, broccoli e cavolini di Bruxelles
Oli vegetali come olio di oliva e olio di soia
Cibi fermentati come il sauerkraut, il kimchi e il kefir
Il natto, fagioli fermentati giapponesi, una straordinaria fonte di vitamina K
Uova
Burro
Petto e fegatini di pollo
Gorgonzola e altri formaggi erborinati (che contengono muffe)
Mirtilli
Fichi

Controindicazioni

Può interferire con alcuni farmaci come gli anticoagulanti.

Perché la vitamina D va presa con la vitamina K?

Quando viene consigliata l'assunzione di vitamina D, perché se ne è carenti, solitamente viene suggerito di affiancarla anche alla vitamina K. Entrambe sono fondamentali per la salute ossea e cardiovascolare. La vitamina D va presa con la vitamina K perché quest'ultima aiuta a potenziare l'efficacia della prima. Nello specifico, la vitamina D sintetizza delle proteine, che possono essere attivate solo dalla vitamina K. Rendendo una indispensabile per l'altra. Se vitamina K il rischio è che queste vitamine non vengano attivate e si accumulino.

Quanta vitamina K al giorno

La dose raccomandata è di 90 mcg per le donne e 120 mcg per gli uomini. È consigliato assumere la vitamina K dopo un pasto contenente grassi per ottimizzarne l'assorbimento.

Chi dovrebbe assumere un integratore di vitamina K?

Chi soffre di patologie come la celiachia e la malattia infiammatoria intestinale, che possono impedire l’assorbimento di vitamina K
Chi segue prolungate cure con antibiotici che distruggono i batteri che producono vitamina K
Chi ha livelli inadeguati di protrombina, una proteina coinvolta nella coagulazione del sangue