Volkswagen - Spunta l'ipotesi di trasferire la Golf in Messico
La Golf è un simbolo non solo della Volkswagen e della sua storia, ma anche dell'intera industria automobilistica tedesca. Non deve quindi stupire il clamore generato in tutta Europa dalle indiscrezioni di stampa lanciate prima dal quotidiano Handelsblatt e poi da altri organi di informazione, sulla possibilità che la produzione venga trasferita dalla sua sede storica a Wolfsburg all'impianto messicano di Puebla. Per ora non c'è nulla di certo, e la Casa non ha rilasciato alcun commento. Secondo i rumor, il trasferimento sarebbe uno dei diversi scenari finiti sul tavolo del management nel quadro del piano di ristrutturazione in corso di discussione con i rappresentanti dei lavoratori. Una lunga storia. La Golf, come detto, è un'emblema della Volkswagen da ormai 50 anni. La due volumi disegnata da Giorgetto Giugiaro venne svelata nel 1974 e da allora, con le sue otto generazioni, ha conquistato un enorme fetta del mercato europeo: per anni è stata la vettura più popolare tra i consumat
La Golf è un simbolo non solo della Volkswagen e della sua storia, ma anche dell'intera industria automobilistica tedesca. Non deve quindi stupire il clamore generato in tutta Europa dalle indiscrezioni di stampa lanciate prima dal quotidiano Handelsblatt e poi da altri organi di informazione, sulla possibilità che la produzione venga trasferita dalla sua sede storica a Wolfsburg all'impianto messicano di Puebla. Per ora non c'è nulla di certo, e la Casa non ha rilasciato alcun commento. Secondo i rumor, il trasferimento sarebbe uno dei diversi scenari finiti sul tavolo del management nel quadro del piano di ristrutturazione in corso di discussione con i rappresentanti dei lavoratori.
Una lunga storia. La Golf, come detto, è un'emblema della Volkswagen da ormai 50 anni. La due volumi disegnata da Giorgetto Giugiaro venne svelata nel 1974 e da allora, con le sue otto generazioni, ha conquistato un enorme fetta del mercato europeo: per anni è stata la vettura più popolare tra i consumatori del Vecchio Continente grazie soprattutto all'affidabilità, ai bassi consumi e all'elevato rapporto prezzo/qualità. Non solo. Il suo lancio ha consentito all'azienda di Wolfsburg di chiudere la pesante crisi nei primi anni '70, ridare slancio alle sue attività commerciali e produttive e di porre le basi per un'espansione senza soste, culminata con la realizzazioni di fabbriche in tutto il mondo e l'acquisizione di diversi marchi automobilistici come la Seat, la Skoda e la Porsche. Attualmente prodotta solo nella fabbrica della Bassa Sassonia, a Puebla tornerebbe a legare il suo destino a un altro modello cruciale per la storia della Volkswagen. Infatti, la Golf fu fondamentale per riempire il vuoto lasciato dal Maggiolino, che dopo l'addio all'Europa nel 1976 è stato prodotto per altri 40 anni proprio a Puebla.
Le altre ipotesi. Per ora - è bene sottolinearlo - si tratta solo di ipotesi. Attualmente, la direzione aziendale e i rappresentanti dei lavoratori sono nel pieno delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro e per la definizione di un piano di ristrutturazione. I manager hanno paventato la necessità di chiudere stabilimenti e procedere con massici licenziamenti per rimettere in carreggiata l'azienda, ma si stanno scontrando con la forte opposizione dei sindacalisti e dei lavoratori, da giorni protagonisti di massicce manifestazioni di protesta e presidi davanti gli impianti. Tradizionalmente, la Volkswagen definisce il piano prodotti nel cosiddetto ciclo di pianificazione, il programma che ogni anno stabilisce gli investimenti per il successivo quinquennio. Questa volta, però, il ciclo è finito dentro le trattative visto il taglio dei costi richiesto esplicitamente dalla direzione aziendale. Ovviamente, i rappresentanti dei lavoratori sarebbero spinti a chiedere modelli sostitutivi per Wolfsburg in caso di trasferimento della Golf in Messico oppure nella vicina Polonia. Si parla, infatti, anche dell'ipotesi Poznan. Del resto, la Polonia e il Messico sono considerati più convenienti della Germania come luoghi di produzione. A ogni modo, un eventuale trasferimento sarebbe l'ennesimo colpo al cuore dell'industria automobilistica tedesca.
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