Volvo XC90 bilndata - In una botte di ferro
Auto blindate: per una volta c'è da esser felici che l'Italia non sia uno dei mercati principali di queste automobili. Tirano tantissimo, invece, Messico e Brasile, con le tutt'altro che rallegranti statistiche che vedono il primo con una media di circa 70 omicidi al giorno e il secondo quale Paese dove si vende il maggior numero di auto "bullet proof" al mondo.Blindata con la spina. Di questo stiamo parlando, infatti, e l'occasione arriva dalla Volvo Italia che ci ha mostrato, dal vivo, uno dei suoi ultimi prodotti in materia: la XC90 plug-in hybrid che si affianca alle XC90 e XC60 mild hybrid blindate. Come altri costruttori premium, anche la Casa svedese ha una lunga tradizione di soccorso e, appunto, auto blindate, realizzate attraverso il reparto Special vehicles. Mercato (purtroppo) in crescita. Partendo dal presupposto che se hai la necessità di viaggiare con una macchina a prova di proiettile non vivi una vita serena, pare che il settore sia in crescita (22 miliardi di dollar
Auto blindate: per una volta c'è da esser felici che l'Italia non sia uno dei mercati principali di queste automobili. Tirano tantissimo, invece, Messico e Brasile, con le tutt'altro che rallegranti statistiche che vedono il primo con una media di circa 70 omicidi al giorno e il secondo quale Paese dove si vende il maggior numero di auto "bullet proof" al mondo.
Blindata con la spina. Di questo stiamo parlando, infatti, e l'occasione arriva dalla Volvo Italia che ci ha mostrato, dal vivo, uno dei suoi ultimi prodotti in materia: la XC90 plug-in hybrid che si affianca alle XC90 e XC60 mild hybrid blindate. Come altri costruttori premium, anche la Casa svedese ha una lunga tradizione di soccorso e, appunto, auto blindate, realizzate attraverso il reparto Special vehicles.
Mercato (purtroppo) in crescita. Partendo dal presupposto che se hai la necessità di viaggiare con una macchina a prova di proiettile non vivi una vita serena, pare che il settore sia in crescita (22 miliardi di dollari entro il 2026 al livello globale) e interessi sempre più individui. Non soltanto figure di spicco a livello governativo o Vip, ma anche privati, giocoforza facoltosi, che temono per la propria incolumità, a maggior ragione se residenti in Paesi a rischio dove i cosiddetti "street crime" sono all'ordine del giorno.
Certificata VR3/4. Entrando nel dettaglio, la XC90 Phev che ho visto dal vivo rappresenta un perfetto esempio di blindata discreta: già di suo questa Volvo è una vettura poco appariscente, ma in più nulla del suo aspetto esteriore tradisce il fatto di essere a prova di proiettile (certificazione balistica americana ed europea, livello VR3/4), nemmeno l'assetto che rimane ad altezza standard perché rinforzato in funzione dei circa trecento chili in più dovuti alla blindatura. Te ne accorgi, semmai, aprendo la portiera lato guida: pesantissima per via dei cristalli specifici (otto strati) e dei pannelli di kevlar all'interno delle porte; senza contare tutti i rinforzi di acciaio che interessano l'intera scocca, in particolare i montanti che sono le aree più delicate in quanto il proiettile può infiltrarsi fra le intercapedini.
Vulnerabili solo Adas e gomme. All'atto pratico, la certificazione balistica (Nij-IIIA e Vpam BR 2009) prevede che vengano scaricati sulla vettura 300 proiettili (70% calibro 44 e 30% calibro 9) a cinque metri di distanza e da diverse angolazioni nell'arco di due minuti e 40 secondi. Le uniche componenti a rischio sono due: gli Adas, perché schermare radar, telecamere e sensori significherebbe non farli funzionare (ma dietro sono comunque bilndati, per non far passare i colpi) e i pneumatici, che sono standard. La scelta nasce dalla volontà di preservare una dinamica di marcia adeguata, che nel caso di gomme piene o a camere stratificate non avverrebbe.
Dalla Svezia al Brasile e ritorno. Se mai doveste aver bisogno di una vettura del genere, sappiate che l'esborso non è eccessivo, considerata la protezione offerta: "solo" 30-40 mila euro in più rispetto al modello standard (a seconda delle personalizzazioni del cliente) e sei mesi di attesa, il tempo necessario per ricevere l'ordine, produrre la vettura standard, spedirla in Brasile alla Carbon Blindados (il più grande specialista al mondo in materia), riportarla in Svezia per i controlli qualità e consegnarla poi al cliente.
Qual è la vostra reazione?