World Tour: doppio podio per Pietro Sighel a Montréal, seconde le azzurre della staffetta
È un’ottima Italia quella che si congeda dalla giornata intermedia della seconda tappa stagionale del World Tour di short track, ospitata per la seconda settimana consecutiva dal ghiaccio della Maurice-Richard Arena di Montréal. Sull’anello canadese, infatti, si sono materializzati ben tre podi per la nostra Nazionale. Il merito è soprattutto di uno scatenato Pietro Sighel, che ha centrato il terzo posto sia sui 1.500 sia sui 500 metri. Sulla distanza più lunga il venticinquenne trentino (foto ANSA) ha completato la sua prova in 2:17.364 dietro al canadese William Dandjinou (2:17.138), all’olandese Jens Van’t Wout (2:17.33) e al lettone Roberts Kruzbergs (2:17.246). La penalità inflitta al pattinatore orange, tuttavia, lo ha automaticamente fatto avanzare tra i migliori tre. Nella gara più breve, quindi, è stata doppietta canadese grazie a Steven Dubois (41.124) e allo stesso Dandjinou (41.183), con il fenomeno azzurro (41.354) che è riuscito ad anticipare al fotofinish il giapponese
È un’ottima Italia quella che si congeda dalla giornata intermedia della seconda tappa stagionale del World Tour di short track, ospitata per la seconda settimana consecutiva dal ghiaccio della Maurice-Richard Arena di Montréal. Sull’anello canadese, infatti, si sono materializzati ben tre podi per la nostra Nazionale.
Il merito è soprattutto di uno scatenato Pietro Sighel, che ha centrato il terzo posto sia sui 1.500 sia sui 500 metri. Sulla distanza più lunga il venticinquenne trentino (foto ANSA) ha completato la sua prova in 2:17.364 dietro al canadese William Dandjinou (2:17.138), all’olandese Jens Van’t Wout (2:17.33) e al lettone Roberts Kruzbergs (2:17.246). La penalità inflitta al pattinatore orange, tuttavia, lo ha automaticamente fatto avanzare tra i migliori tre. Nella gara più breve, quindi, è stata doppietta canadese grazie a Steven Dubois (41.124) e allo stesso Dandjinou (41.183), con il fenomeno azzurro (41.354) che è riuscito ad anticipare al fotofinish il giapponese Miyata Shogo (41.631).
La staffetta femminile, infine, dopo il successo di sette giorni fa, si è posizionata al secondo posto. Elisa Confortola, Arianna Sighel, Gloria Ioriatti e Arianna Fontana, al termine dei 3.000 metri previsti, hanno chiuso la finale con il crono di 4:08.14 alle spalle del Canada (4:07.86) e della Corea del Sud (4:08.14). La squalifica di quest’ultima nazione per via di un contatto irregolare, tuttavia, ha permesso alle azzurre di guadagnare una posizione. Stesso discorso anche per la Cina (4:09.39), che da quarta è passata terza. Sul podio per la nostra Nazionale sono salite anche Chiara Betti e Katia Filippi, impiegate nelle fasi precedenti. (agc)
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