X in difficoltà, Musk scrive ai dipendenti: "crescita stagnante"
E le banche si muovono per vendere parte del debito prestato ai tempi dell'acquisizione.
X resta nella palude: in una mail inviata ai dipendenti del social questo mese, e riportata dal Wall Street Journal, Musk descrive una situazione piuttosto preoccupante. Il tycoon ha sottolineato il ruolo importante svolto dal social nell'ultimo periodo "nel dare forma alle conversazioni e ai risultati nazionali", alludendo esplicitamente alla vittoria elettorale del neo-presidente USA Donald Trump, ma ha anche ammesso che "la crescita dei nostri utenti è stagnante, i ricavi sono poco incoraggianti e a stento arriviamo al pareggio dei conti".
LE BANCHE SI MUOVONO PER VENDERE PARTE DEL DEBITO PRESTATO
Secondo la ricostruzione del Wall Street Journal , le banche che avevano finanziato l'acquisizione dell'allora Twitter da parte di Musk nell'aprile 2022 per 44 miliardi di dollari, starebbero preparando ora una mossa coordinata per vendere parte dei 13 miliardi di debito prestato. La speranza delle banche è di sfruttare il binomio Trump-Musk, e quindi l'onda del trionfo alle presidenziali, per attirare investitori che pensano X possa andare incontro ad un periodo di crescita sfruttando la svolta politica a stelle e strisce.
Musk quasi due anni fa si era detto ottimista sul futuro a breve termine di X, stimando che in termini di flusso di cassa la società sarebbe andata in positivo "entro pochi mesi": le cose non sono andate così, e nel frattempo c'è oltre 1 miliardi di dollari in pagamenti di interessi annuali sui prestiti che continua a pesare sulle finanze della piattaforma. Neppure l'integrazione sul social di Grok, l'AI di Musk, proprio come gli altri cambiamenti introdotti in seguito all'acquisizione , non sembra essere capace di smuovere le acque stagnanti in cui naviga X, almeno per ora.
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